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I fondatori del Partito degli Italiani all’Estero verranno ricevuti dal Presidente della Repubblica

Il mese scorso e’ stato avviato su questo notiziario online il lancio del nuovo Partito degli Italiani all’Estero il quale, mediante l’apporto e il supporto di tutti gli italiani residenti all’estero, vuole essere il motore che dara’ forza alla nostra voce. Un partito che sosterra’ a chiare lettere che gli italiani sono tutti figli della stessa patria, non ci devono essere italiani di serie B.

Attraverso il nuovo partito potremo finalmente portare a soluzione le annose istanze che da anni rilanciamo senza mai avere soddisafazione. Non dovremo piu’ dipendere dagli umori della “Sfinge” romana, sempre affacendata in beghe piu’ importanti delle nostre e sempre timorosa di perdere potere.

Io ho scelto di aderire a questa iniziativa (https://archivio.politicamentecorretto.com/index.php?news=8273) perche’ ho interpretato la proposta come l’unica che puo’ darmi l’occasione di partecipare alla realizzazione, almeno in parte, di tutte quelle cose di cui da tempo tutti noi discutiamo su questo e su altri notiziari online.

Ma in questa iniziativa non ci sono soltanto le tematiche tipiche degli italiani all’estero (riforme COMITES, CGIE, Consolati, ecc.). Noi riteniamo che non e’ possibile pensare di riformare quelli se prima non si rafforza la nostra presenza nel Parlamento Italiano. E tuttavia non e’ possibile rafforzare la nostra presenza nel Parlamento Italiano se prima non creiamo le condizioni affinche’ cio’ avvenga. Ovvero, e’ necessaria la presenza in Italia di un partito che abbia veramente a cuore questi problemi.

Ed e’ proprio questo il partito che noi stiamo creando, ovvero il P.I.E. il Partito degli Italiani all’Estero.

Ma in Italia ci sono gia’ troppi partiti (dicono), quindi e’ solo velleitario volerne fare un altro (concludono). E sbagliano!

Sbagliano in quanto il nuovo Partito degli Italiani all’Estero non e’ nuovo solo perche’ ha i suoi promotori e i suoi primi seguaci che abitano all’estero, ma proprio perche’ vogliamo costruire qualcosa che in Italia oggi non c’e’ (forse non c’e’ mai stato): ovvero un partito che coniughi il sostantivo “democrazia” coi fatti e non solo con le parole o con le apparenze. Vogliamo avviare la ristrutturazione della politica al fine di renderla meno autoreferenziale e piu’ realmente al servizio della gente.

Percio’ abbiamo gia’ adottato per il nuovo partito una regola che non troverete in nessun altro partito: il Codice Etico del politico (*vedi sotto).

Non e’ una banalita’, e’ l’essenza stessa della democrazia! Eppure nessun partito oggi (salvo il nostro) la rispetta, visto che in tutti i partiti l’interesse del partito viene sempre considerato prevalente rispetto all’interesse del cittadino (la legge Porcellum, che ha tolto al cittadino persino la possibilita’ di scegliersi il candidato, e’ solo una delle tante testimonianze di questa decadenza nell’esercizio della democrazia), senza contare quella massa crescente di “onorevoli” poco onorevoli che vanno a Roma proprio unicamente per farsi i propri affari o per soddisfare la propria ambizione.

Allora bisogna muoversi e bisogna scendere nel concreto.

Lo sappiamo che le probabilita’ di successo di questa iniziativa sono minime, ma almeno questa volta non dipendono da lorsignori, gli onorevoli e gli eminenti, stavolta dipendono solo dalla base, cioe’ da noi e da voi. Allora cominciamo da qui, da noi e da voi!

Oggi non c’e’ un altra strada possibile per fare un vero cambiamento. L’altra strada, quella che i partiti esistenti vi offrono, e’ quella di entrare nel loro partito e obbedire agli ordini.

Nella logica partitocratica di oggi non c’e’ piu’ posto per le brave persone che entrano nel partito per dare e ricevere un contributo intellettuale. Oggi se sei ricco e potente un posto al vertice te lo trovano sempre, se no ti chiedono di fare il servo e di accettare qualsiasi decisione che arriva dal vertice. Come nelle caserme!

Ma loro la chiamano democrazia! Se ti ribelli sei fuori, coperto anche dagli insulti dei lacche’ che strisciano senza vergogna per ingraziarsi i favori del loro Re Sole.

Il Partito degli Italiani all’Estero e’ l’unica possibilita’ attuale per avviare la “madre di tutte le riforme”: quella della politica, indispensabile per fare tutte le altre.

Bisogna riportare la “democrazia” a funzionare come una democrazia, ovvero nei fatti, non solo nel nome!

Altro che “seconda repubblica”! La seconda repubblica e’ piu’ zoppa della prima e necessita di essere profondamente ristrutturata. Ma non con le riforme che vuole fare Berlusconi insieme ai suoi compari leghisti e post-fascisti. Loro vogliono creare di fatto una nuova forma di Stato che e’ una via di mezzo tra la monarchia e la dittattura, pero’ coperta con una maschera di pseudo-democrazia. E nemmeno le vaghe riforme di Veltroni e Casini, che propongono cambiamenti diversi ma lasciano sostanzialmente immutato lo strapotere della partitocrazia sui cittadini.

Senza un reale cambiamento e risanamento della politica, che metta fine alla partitocrazia, non cambiera’ niente per i cittadini.

Noi vogliamo prima di tutto risanare la politica per ridare potere reale ai cittadini. Non c’e’ altra strada oggi. E noi italiani all’estero lo possiamo fare da una posizione visuale privilegiata.

Se andiamo avanti ciascuno per conto nostro a far chiacchiere, o a fare il filo a qualche boss sperando che ci apra lo spiraglio per fare carriera politica, allora i primi a dover star zitti siamo noi. Perche’ non saremmo per niente diversi da quelli che critichiamo. L’elencazione dei problemi non sarebbe un mezzo per risolverli ma solo un espediente per mettersi in vista e guadagnare spazio sui competitori. Di questa gente e’ gia’ strapiena la politica. Adesso occorre gente seria che conosca e accetti davvero di mettersi al servizio dei cittadini nelle regole di una vera democrazia.

Percio’ abbiamo bisogno anche di te! Questo non e’ piu’ il momento delle chiacchiere, e’ il momento di sostenere il progetto.

In questa fase l’iscrizione e’ gratuita e, non essendo ancora la registrazione del partito formalizzata sotto il profilo burocratico, e’ nella sostanza una pre-iscrizione, cioe’ una forma di adesione al progetto piu’ che al partito. Tutti percio’ possono aderire, anche quelli che sono gia’ iscritti ad altri partiti.

Si e’ sempre in tempo ad uscire se si cambia idea e non e’ nemmeno necessario stracciare una tessera. L’adesione per ora non costa nulla.

Non rimandare a domani. Domani e’ gia’ qui, e se dovesse arrivare la notizia che nel frattempo il progetto e’ fallito, per trovare di chi e’ la colpa dovrai solo andare davanti allo specchio di casa tua.

Ed ora un chiarimento in merito al titolo di questo articolo (I fondatori del P.I.E. verranno ricevuti dal Presidente della repubblica): il titolo era chiaramente un espediente per richiamare l’attenzione dei lettori del notiziario, ma non c’e’ dubbio alcuno che al momento buono verremo ricevuti davvero dal presidente, prima pero’ bisognera’ che voi ci abbiate dato la forza per avviare seriamente questo progetto, che non e’ solo per noi, e’ soprattutto per voi.

Se vuoi saperne di piu’ scrivimi: marchesi@tx.rr.com

Oppure scrivi a Salvatore Viglia, il fondatore: avv.viglia@tiscali.it

Per la tua adesione vai a:

Roberto Marchesi

Scrittore, giornalista, economista

(*) IL CODICE ETICO DEL POLITICO

Ogni rappresentante del partito, sia a livello dirigenziale che al momento della sua candidatura ad una carica elettiva, deve fare giuramento, e in seguito sempre attenersi, a questa scala di interessi:

1. (al primo posto) curare gli interessi prevalenti dei cittadini che rappresenta

2. (al secondo posto) curare gli interessi del partito a cui appartiene

3. (al terzo e ultimo posto) curare i propri interessi di personaggio politico

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