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un fatto importante l’adesione del Comites di San Paolo alla manifestazione mondiale organizzata dai pensionati

L’On. Fabio Porta (PD): un fatto importante l’adesione del Comites di San Paolo alla manifestazione mondiale organizzata dai pensionati di CGIL, CISL e UIL il 10 dicembre a sostegno degli italiani all’estero!

“L’adesione del Comites di San Paolo alla piattaforma rivendicativa presentata dai pensionati italiani di Cgil, Cisl e Uil è un fatto importante che spero possa ‘contagiare’ positivamente i Comites di tutto il mondo per fare in modo che la mobilitazione internazionale del 10 dicembre diventi un evento capace di sensibilizzare le istituzioni italiane, a partire dall’attuale governo”.
E’ quanto dichiarato dall’On. Fabio Porta (PD), che a San Paolo e’ residente, alla vigilia del convegno-dibattito organizzato dal gruppo parlamentare del Partito Democratico e dalle associazioni Usef e Uim proprio nella grande metropoli brasiliana.
L’incontro, aperto a tutta la comunità, si terrà venerdì 28 presso l’ Auditorium dell’Università San Marco (Rua Ministro Rocha de Azevedo).
Vi parteciperanno esponenti politici e associativi, alcuni di essi giunti appositamente dall’Italia, come Eugenio Marino del Coordinamento Nazionale del PD Mondo, Mario Castellengo, Consigliere Cgie e Vice Presidente UIM, Angelo Lauricella, Presidente dell’USEF.
I lavori saranno introdotti dal Senatore Edoardo Pollastri, Presidente di Assocamerestero e della Camera di Commercio italo-brasiliana di San Paolo e da Rita Blasioli Costa, Presidente del Comites di San Paolo.
“Manifestare e protestare contro i pesantissimi ‘tagli’ che questa finanziaria prevede per gli italiani all’estero è fondamentale – ha aggiunto il parlamentare del PD – e non sono d’accordo con quanti sostengono che farlo adesso sarebbe ‘troppo tardi’: sappiamo che la manovra economica del governo Berlusconi-Tremonti prevede tagli simili se non maggiori per i prossimi tre anni, e questo ci spinge a mobilitarci per sensibilizzare l’opinione pubblica italiana e internazionale contro scelte che a medio e lungo termine potrebbero rivelarsi fortemente lesive non solo degli interessi delle nostre comunità all’estero ma della stessa crescita e sviluppo del nostro Paese”.

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