Sdegno, vergogna, incredulità. Sono queste le uniche parole possibili per commentare la decisione della maggioranza consiglio comunale di Milano di negare l'ambrogino d'oro a Enzo Biagi e la cittadinanza onoraria a Roberto Saviano. Una città che fu avamposto del riformismo italiano e centro culturale e intellettuale sta ora dimostrando una incredibile piccolezza a causa di una ceto politico astioso, fazioso, sottomesso a dictat decisi altrove, che l'amministra con uno sguardo pericolosamente ottuso. Dispiace e addolora assistere a un tale stupefacente ripiegamento culturale.