“Quando si è confrontati con la paura, esistono due alternative: O si scappa e ci si nasconde. Oppure si reagisce. Io ho scelto la seconda”. Vincenzo Conticello, titolare dell’Antica Focacceria a Palermo ha commentato così la sua decisione di opporsi alla mafia e di accusare i suoi aguzzini pubblicamente e davanti ai giudici. “Ho fatto questo passo perché sono stato educato ai valori della libertà e della legalità”, ha proseguito il ristoratore siciliano, “e per non rendermi complice della criminalità organizzata.”
La domanda “come sconfiggere la propria paura, da dove trarre la forza per combattere l’illegalità” era al centro di una serata con imprenditori ed artisti italiani presso il teatro Volksbühne di Berlino. L’incontro era uno dei momenti più importanti di “Viva! – festa della legalità e della gioia di vivere”, promossa da Laura Garavini insieme a ristoratori ed altri italiani a Berlino. Le testimonianze degli imprenditori hanno mostrato l’immagine di un’Italia fatta di persone che si rifiutano di vivere sotto il ricatto di una minoranza violenta.
Conticello, vittima di estorsione che dopo la sua testimonianza contro un mafioso ora vive sotto scorta, era uno degli ospiti d’eccellenza alla Volksbühne. “Il coraggio di non pagare il pizzo, me lo ha dato la famiglia”, ha detto il ristoratore palermitano, “anche mia figlia, che un giorno mi chiese: ‘papà, tu paghi il pizzo?’ Ricordo il suo sorriso felice quando le risposi di No. E’ lì che ho capito che non potevo cedere alle intimidazioni della mafia.”
“E’ fondamentale non sentirsi soli”, questo era il messaggio comune che i partecipanti hanno voluto trasmettere. L’associazione “Mafia? Nein Danke!”, nata dopo la strage di Duisburg nell’agosto 2007, rappresenta un esempio positivo in questo senso, come ha rilevato Laura Garavini, capogruppo del PD nella commissione italiana antimafia e fondatrice dell’iniziativa. A natale dell’anno scorso 44 ristoratori a Berlino avevano avuto il coraggio di denunciare tentativi di estorsioni, contribuendo così a prendere i due criminali che nel frattempo sono stati condannati ad oltre dieci anni di carcere.
Uno dei ristoratori, Pino Bianco, era presente all’incontro presso la Volksbühne. “Io non ho paura perché so di non essere solo, e anche perché mi sento protetto dalle forze dell’ordine.” Bianco ha ricordato la buona collaborazione con la polizia di Berlino, ed ha infine espresso l’auspicio di un maggiore impegno concreto e visibile dei politici nella lotta alla criminalità organizzata.
“Non si può accettare che nel parlamento italiano ci siano persone condannate, colluse con la mafia”, ha confermato Laura Garavini. La deputata eletta all’estero ha infine messo in risalto il bisogno di costruire una rete europea dell’antimafia: “La mafia è diventata un problema internazionale che non conosce più confini. Per questo anche la difesa della giustizia non deve avere confini.” L’incontro presso la Volksbühne era un’occasione preziosa in questo senso, una possibilità per conoscere le esperienze dell’antimafia italiana e tedesca e per creare un ponte tra queste due realtà.