Roma, 24 novembre 2008 – “Non ho intenzione di mettere su barricate o proteste contro Palazzo Chigi per rendere palpabile la mia contrarietà a taluni dispositivi della legge finanziaria, poiché sono parte del Governo e ne condivido le scelte, ma ritengo altrettanto valido e coerente con il mio profilo politico ed istituzionale, sostenere le comunità all’estero, anche ribadendo il mio disappunto con affermazioni di ridondanza politica che hanno la semplice ambizione di fare da pungolo per i referenti dell’Esecutivo”. Non ha dubbi l’On. Aldo Di Biagio, deputato del PdL eletto nella Ripartizione Europa, in merito al mosaico di immagini ed osservazione più o meno folcloristiche che sono state associate alle sue dichiarazione relative al carattere critico delle legge finanziaria per gli italiani all’estero.
“Il linguaggio politico, con le sue sfumature e con le sue figure dialettiche dai riflessi provocatori – ha continuato l’On. Di Biagio – ha il merito di stimolare l’interesse e sollecitare l’attenzione da parte dei diretti interessati, aspetto che talvolta non viene completamente compreso da coloro che dovrebbero fare l’informazione e garantirne un carattere equilibrato e completo. La volontà di scendere in piazza e di farlo per sostenere il mio elettorato non equivale a mettere su una protesta turbolenta e inneggiare al carattere vergognoso di talune iniziative governative, che sarebbe un atto increscioso oltre che incoerente con il mio ruolo politico ed istituzionale. L’atto dello scendere in piazza, rappresenta una metafora onnicomprensiva, che racchiude in se la volontà di farsi sentire e di far sentire la voce delle collettività che ho l’orgoglio di rappresentare e non certamente un tentativo di golpe”.
“Non amo precisare l’ovvio – ha concluso il deputato del PdL – ma ritengo pur necessario intervenire quando, in un clima già effervescente per cause politiche e sociali, taluni osservatori amplificano e arricchiscono dichiarazioni e volontà che appaiono chiare e complete ai più. Ho intenzione di utilizzare tutti gli strumenti in mio possesso per sostenere i miei connazionali oltre confine, ma mi auguro di non dover continuamente confrontarmi con allusioni e improbabili riferimenti che hanno il merito solo di gettare zizzania e di creare confusione nel nostro elettorato”.