Site icon archivio di politicamentecorretto.com

La finanziaria passa ora all’esame del Senato

“Abbiamo davvero utilizzato tutti gli strumenti parlamentari che avevamo a disposizione. La finanziaria è stata approvata con il nostro voto contrario. La maggioranza ha bocciato tutti gli emendamenti presentati dal PD ed arrivati in aula. Altri si erano fermati in Commissione perché non si erano trovate le compensazioni finanziarie” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi subito dopo i lavori dell’aula di Montecitorio che ha concluso l’iter della finanziaria, con l’approvazione del bilancio, a tarda serata nella giornata di ieri.

“È stato accolto l’ordine del giorno che impegna il Governo a recuperare risorse per le comunità italiane nel mondo, per i cittadini italiani all’estero, per chi ha pari dignità davanti alla nostra Carta Costituzionale e deve poter accedere a servizi, a tutele, al diritto alla scuola, alla formazione e all’assistenza sociale. Il centro destra si è presentato con una prima finanziaria di tagli. I tagli più gravi nella storia del Parlamento repubblicano sono stati approvati grazie ad un Governo che ha blindato il provvedimento e grazie ad una maggioranza che ha respinto tutti gli emendamenti proposti dall’opposizione” – ha proseguito Fedi.

“Nel mio intervento di ieri ho indicato anche un altro danno. Non aver disegnato un nuovo progetto, non avere progettato riforme, aver fatto tagli lineari su tutti i capitoli dopo aver fatto la scelta tutta politica di far pesare tagli ai ministeri del 22% in misura pari al 60% sui capitoli di tre direzione generali in particolare: la direzione italiani all’estero e politiche migratorie, la direzione per la promozione culturale e la direzione per la cooperazione allo sviluppo. Dietro i tagli si cela quindi un pericoloso vuoto di idee e di progetti”.

“In assenza di una nuova visione del rapporto tra Italia e italiani all’estero, nonostante il fatto che grazie al lavoro del CGIE e grazie alle risorse del Governo Prodi tra due settimane si aprirà proprio qui a Montecitorio la Prima Conferenza dei giovani italiani nel mondo, rischiamo di dare segnali contraddittori proprio a quelle nuove generazioni sulle quali, insieme, diciamo si debba puntare per un rinnovamento del rapporto tra Italia ed italiani all’estero”.

“Il Partito Democratico crede nel rapporto con le nostre comunità nel mondo. Il nostro ordine del giorno chiede un impegno a recuperare risorse già dal 2009 e poi successivamente per il 2010 e 2011, sia per la diffusione e promozione della lingua italiana nel mondo che per l’assistenza dei nostri connazionali all’estero, questione importantissima questa per coloro che sono emigrati in tante parti del mondo, particolarmente in America latina, ed oggi vivono nell’indigenza. “Ma l’accoglimento di un ordine del giorno non può essere considerato dal Governo come un generico impegno. Ne abbiamo avuti tanti di impegni. Anche sulle detrazioni per carichi di famiglia. Tanti impegni in tanti comparti. Ma gli impegni generici non ci soddisfano. Chiediamo un impegno vero che si trasformi in atti concreti. Non un impegno della serie: problema noto, da risolversi a data da definire, un trend questi imbarazzante anche per il Governo, un modus operandi sperimentato in tanti provvedimenti, affinato, e che però rischia di produrre ulteriori delusioni, in questo caso per l’Italia fuori d’Italia” – ha concluso l’On. Marco Fedi.

Exit mobile version