IL SISTEMA ITALIA SI BLOCCA – URGENTE INTERVENIRE

Come la lungimiranza sia stata ignorata

Al Presidente di Confindustria
Dott A. D’Amato

Parigi, ottobre 03

IL SISTEMA ITALIA SI BLOCCA – URGENTE INTERVENIRE
L’EMERGENZA DI UN SISTEMA SOCIALE GRIPPATO

LA SITUAZIONE
IL WEF CI DECLASSA. STIAMO PER DIVENIRE IL FANALINO DI CODA DELLA U.E.
PERCHÉ LA DEGRADAZIONE ? CI RASSEGNAMO O CAMBIAMO ? E COSA OCCORREREBBE CAMBIARE ?

Tutti sorpresi dall’échec FIAT, ma anche dalla classifica del World Economic Forum. Il quale, in un anno, ci ha spostati dalla 26/a alla 39/a posizione. La classifica della competitività poi ci mette penultimi nella U.E. Le statistiche sull’occupazione sono preoccupanti. Mi sarei meravigliato del contrario. Le avevo già espresso i miei timori con la mia del febbraio 01 (di oggetto: Quante Malpense alla settimana ?)

Il suo ruolo. Lei esplica il suo ruolo, di richiedere le riforme e proporre obiettivi alle istituzioni, col necessario impegno e determinazione. Basterà ?

La mia posizione. In quasi 30 anni di attività in giro per l’Europa e in 20 anni di vita a Parigi, i paragoni che ho fatto, le esperienze e le riflessioni, mi hanno portato ad una identificazione delle cause delle nostre incapacità sociali. Esse sono molte. L’allegato 1 cita solo alcuni esempi. Ho quindi fatto un’analisi (pubblicato qualche anno fa il rapporto) e definito un progetto di massima. Con un’obiettivo: portare il sistema sociale italiano al livello della U.E., in modo che esso non sia più di ostacolo ma di supporto dell’economia.

Hanno fatto gli imprenditori, che chiedono competitività, un’analisi obiettiva paragonabile alla mia ? Non ne sono sicuro.

Cosa Fare
La domanda da fare: c’é una via d’uscita, per sbloccare il sistema grippato e sviluppare l’economia ? Il mio parere: ci si potrà riuscire solo a condizione di attivare una riflessione sulle cause “vere” dell’accelerato degrado. In relazione alle quali potremo quindi individuare le azioni necessarie per portare il Paese “veramente” in Europa.

Misure necessarie dovrebbero liberarci di alcuni handicaps, come metodi di lavoro e comportamenti/rapporti sociali. Se cio’ non si fa con urgenza ed in base a riflessioni lucide, molti imprenditori in cerca di competitività si troveranno davanti una nuova strada, per tagliare la testa al toro inefficienza: considerare lo spostamento dell’attività al Nord o all’Est dell’Italia. Solo allora la creatività italiana, che ritengo prima in Europa, potrebbe trovare i suoi sbocchi e potrebbe finalmente affermarsi altrove. Ma avremmo da noi allora altre “situazioni FIAT”, cioé imprenditori che gettano la spugna, diminuzione dell’occupazione e l’economia che resterebbe grippata.

Il malinteso diffuso: l’Italia sarebbe un Paese paragonabile ad altri Paesi industriali della U.E.. Non é vero. Il sistema sociale grippato rallenta le iniziative, quando non le uccide. Troppo spesso, nel sistema Italia, ad una azione (e non solo degli imprenditori) non corrisponde una reazione affidabile e sicura, come nel resto U.E.. Gli insabbiamenti sono all’ordine del giorno. La competitività non é possibile facilmente. Chiamiamolo sistema negativo.

I sistemi sociali degli altri Paesi della U.E. poggiano invece su pilastri solidi: l’affidabilità e l’impegno di persone ed enti; la serietà, l’organicità, lo spessore delle analisi necessarie a prendere decisioni di interesse pubblico o privato. Alle azioni corrisponde sempre una reazione affidabile e sicura. Chiamiamoli sistemi positivi. Essi permettono agli imprenditori di essere competitivi.

Sembra anche ora iniziare l’esodo verso Paesi più accoglienti, di persone altamente qualificate. Lo stato dell’occupazione e dell’economia non sorprende gli emigrati nei Paesi avanzati. E il caso di citare Bossuet: “Dio ride degli uomini che si lamentano di eventi, le cui cause essi stessi continuano a promuovere”. Occorre inoltre proiettarsi in avanti: se non prendiamo subito misure efficaci, in un lustro o poco più le nostre esportazioni rischierebbero di ridursi essenzialmente ad elettrodomestici, scarpe e manufatti di poco valore aggiunto. Il sistema Italia, com’é oggi, sembra negare un futuro ai nostri figli.

Le attese riforme istituzionali (fatte da persone che non sanno come funziona una società avanzata) non basteranno a sbloccare il sistema. Cio’ che si fa nei Paesi avanzati in presenza di un problema sociale simile a quello dell’Italia grippata: analisi seria, fatta da esperti nelle molteplici materie in gioco. Paragoni con l’Europa. Ma se tali paragoni toccano solo i fattori economici e istituzionali, tralasciando in altri termini le efficienze operative e comportamenti sociali (cioé i settori in cui siamo deficienti), non credo si farà molta strada. Bisogna andare al di là, accettare di paragonare metodi e comportamenti con l’Europa. E poi ripristinare vecchi livelli di guardia dei comportamenti accettabili, recentemente schizzati in basso. Pur se sembra difficile, l’evoluzione positiva é possibile e necessaria, per avvicinarsi al resto della U.E.. Ma ci vuole realismo, strategie serie e determinazione.

Lei potrà trovare parecchi Italiani che abbiano per trent’anni girato l’Europa. Ma non ne troverà che abbiano fatto almeno dieci anni di paragoni, analisi e riflessioni sulle cause del degrado, come é successo a me. E siano quindi in grado di testimoniare e aiutare gli imprenditori a riflettere su quanto non é ovvio e definire una strategia di rinnovamento. Anche mostrando loro come funzionano i sistemi sociali dei Paesi avanzati, quali la Finlandia, la Svezia, la Svizzera e la Francia (giudicati dal WEF a livelli più avanzati dell’Italia).

Son sicuro che il sistema Italia possa scegliere fra due possibilità:

– attiviamo le riflessioni necessarie per individuare le misure, fin qui trascurate, in grado di fare evolvere un sistema negativo in sistema positivo. Poi assicuriamo le leve, le alleanze e le promozioni/determinazioni necessarie ad applicare le misure urgenti. Un segnale poi dovrà esser dato a tutti, al momento giusto. Il trend cambierà, fra qualche anno si vedrebbero i primi risultati sull’economia. Negli anni successivi gli impatti sulla competitività saranno forti e positivi;
– non osare iniziative, in campo sociale, per cambiare tutto cio’ che é urgente cambiare. Il sistema Italia (che si avvicina al bloccaggio) si allontanerà ancor più dall’Europa. Gli imprenditori vedranno aumentare le proprie difficoltà, il numero dei tonfi “tipo FIAT” rischia di aumentare. Il trend non potrà divenire positivo. Anzi la degradazione, già iniziata, accelererà.

La mia proposta:

1. un suo invito che mi permetta di esporle le linee generali del divario fra i sistemi sociali dell’Europa e quello dell’Italia;
2. successiva riflessione seria, impegnando gli esperti necessarii, per definire un programma urgente di azione, all’inizio riservato (e senza collegamenti colla politica); obiettivo: portare il sistema sociale italiano al livello U.E.; non basterà un anno !
3. definito il programma del rinnovamento (cui gli uomini delle istituzioni, confusi e alla ricerca di poteri, sarebbero incapaci di pensare) ricerca delle leve, alleanze e collegamenti, per finalizzare una proposta per il Paese. Colla necessaria promozione di una campagna a largo raggio.

Sarei pronto a collaborare, cominciando colla presentazione e mettendo a frutto le mie conoscenze ed esperienze.

Mi permetta un’osservazione ovvia: i sistemi avanzati sanno condizionare il proprio futuro, anche liberandosi dei proprii handicaps (ad esempio, la Tatcher riusci à cambiare i britannici).
Alcuni secoli prima, un re volle cambiare i comportamenti dei britannici e ci riusci. Avremo noi la determinazione e la capacità di portarci in Europa ? Forse, se gli imprenditori capiscono cosa é da cambiare.

Per non restare troppo vago, le invio in allegato qualche nota sul sistema Italia, com’é oggi, visto dall’Europa.

In attesa di una sua reazione, le invio i miei distinti saluti. Saro a Roma dal 27 p.v. per alcuni gg.. Mi vuole indicare una sua disponibilità , prima della mia partenza?

Antonio Greco
(ingegnere, consulente,ex-funzionario europeo)
ANGREMA@wanadoo.fr
Tel. +331-42.04.20.81

Allegati: Com’ é il sistema Italia, purtroppo

P.S. L’accelerazione negativa é in atto. Non siamo più né affidabili né competitivi [me lo son sentito dire (e non la prima volta) anche da un commerciante parigino]. La situazione sembra peggiorare. Occorre reagire, con idee chiare e realistiche.
Cerchiamo di capire perché noi Italiani, che siamo molto spesso i più capaci in Europa se singolarmente presi ed emigrati, abbiamo poi il peggiore sistema sociale d’Europa. Cosi avremmo fatto un primo passettino verso la spiacevole verità.

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