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MICHEL MOORE SOGNA L’ERA OBAMA

Farenheit 9/11 è il titolo di un film di Michel Moore che uscì in Italia nell'agosto 2004, prima delle elezioni presidenziali. Il film era fatto assemblando materiali di documentari relativi al primo periodo di presidenza Bush, il cui punto focale erano i rapporti di Bush padre con i petrolieri arabi ed il comportamento del presidente durante e dopo l'attacco alle torri. Si vedeva il Presidente che, all'annuncio del disastro rimane in dubbio, non sa che fare, e dopo un bel po' di tempo si muove per saperne di più. Fu un duro atto di accusa, ben documentato, e G.W.Bush fu rieletto.
Poi, nel 2007, Sicko, sulle difficoltà terribili di quegli uomini e donne che, recatisi a portare soccorso sul luogo del disastro delle due torri, hanno contratto gravi malattie dell'apparato respiratorio per l'inalazione massiccia delle micidiali nuvole di polveri di ferro, cemento e tutto il resto, che si levavano dalle macerie, persone che non avevano, e forse ancora non hanno, la possibilità di curarsi al meglio, come meriterebbero, perchè privi di un' assistenza medica sufficiente. E' noto che le assicurazioni private che devono lucrare profitti sulle malattie, sospendono il pagamento delle cure quando queste si prolungano troppo nel tempo.
Questa volta è andata diversamente, gli americani hanno avuto il coraggio di voltare pagina, un coraggio straordinario, ed hanno votato per uno che durante la campagna elettorale ha promesso di cambiare la politica di Washington in generale e assistenza malattie statale uguale per tutti.
E che sospiro di sollievo, che sorriso nasce sul volto di Michel Moore. Sotto il suo berrettino appare incredulo, impaurito di risvegliarsi da un sogno, ammutolito dal colpo. Ripresosi dalla sorpresa per la scoperta che i razzisti non sono più in maggioranza, Michel Moore trova le parole per esprimere le sue speranze:
“Una straordinaria enorme valanga di speranza in un'epoca di profonda disperazione…
Oggi celebriamo il trionfo della buona educazione (decency) sull' attacco personale, della pace sulla guerra, dell' intelligenza sul credo che Adamo ed Eva se ne andassero in giro sui dinosauri 6.000 anni fa. Come sarà avere un Presidente intelligente? Tornerà la scienza, bandita da otto anni, per curare malattie, scoprire nuove forme di energia, e lavorare per salvare il pianeta.
Ed è anche possibile prevedere un' epoca di nuove aperture e di illuminata creatività. Arti e scienze non sarano più considerate nemiche…Come sarà lavorare e creare in un ambiente che nutre e sostiene il cinema e le arti, e la libertà di essere comunque vuoi essere? Che sboccino mille fiori! Siamo entrati in una nuova era, e, in sintesi, il nostro primo pensiero di questa nuova era è : tutto è possibile.
Un Afro-Americano presidente degli USA! Tutto è possibile! Possiamo strappare l'economia dalle mani di sconsiderati ricchi e restituirla al popolo. Tutto è possibile! Cure mediche garantite a tutti i cittadini. Tutto è possibile! Smettiamo di sciogliere le calotte polari. Tutto è possibile! Che siano portati difronte alla giustizia quelli che hanno commesso crimini di guerra. Tutto è possibile!

Barack Hussein Obama, 44° Presidente degli USA.

emedoro@gmail.com

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