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Finanziaria 2009: SOS — CERCASI PARLAMENTARI DELLA MAGGIORANZA ELETTI ALL’ESTERO

di Maria Bernasconi

Non capisco, davvero non capisco! Eccezzion fatta per qualcuno e pur capendo “l’imbarazzo del momento” di coloro che stanno dalla parte di chi attualmente governa, i parlamentari eletti all’estero che occupano poltrone della maggioranza, sembrano essersi dissolti nel nulla.
La nostra casella di posta elettronica trabocca di comunicati, scritti, appelli. Le agenzie diffondono quotidianamente innumerevoli notizie, inviti alla riflessione, relazioni, rapporti, ma non un cenno di vita dagli eletti all’estero della maggioranza. Non si legge un solo commento dei precitati sui tagli nella Finanziaria 2009.
Si ha quasi l’impressione che i precitati pensino a questa “catastrofe” come a qualcosa che non li riguarda. Si ha la sensazione che abbiano dimenticato d’essere stati eletti nelle circoscrizioni esteri dagli italiani che vi risiedono che saranno colpiti, inevitabilmente ed indistintamente, dalle drastiche misure messe in atto dal governo.
Ma è davvero chiaro a tutti che 50 milioni di euro di tagli dai capitoli rivolti alle comunità italiane all’estero (sugli 82,5 milioni fin qui stanziati) produrranno la paralisi totale?
Abbiamo davvero compreso tutti cosa sta succedendo?
La situazione è ancora più critica di quanto appare. La Finanziaria 2009 è solo l’inizio di un percorso che, entro il 2011, produrrà l’azzeramento totale dei capitoli di spesa destinati agli italiani all’estero. Non ci sarà più nemmeno un euro a disposizione. Niente, niente di niente!
Il sottosegretario Mantica, in occasione del suo incontro con i rappresentanti della collettività italiana in Svizzera, è stato molto chiaro: la Finanziaria è blindata, siamo al prendere o lasciare!
È una catastrofe! Così scompare il “sistema Italia fuori dall’Italia”.
Quantomeno in un momento tanto critico, di fronte alla più drastica “sforbiciata” della storia, occorrerebbe, a prescindere dall’appartenenza a questo o a quel partito politico, che i 18 parlamentari eletti nelle varie circoscrizioni estere si confrontassero in un clima bipartisan e, insieme, portassero avanti e discutessero, nelle giuste sedi, un problema di siffatta gravità che riguarda TUTTA la comunità italiana nel mondo.
È già difficile di per sé, per gli eletti all’estero, rappresentare e tutelare gli interessi dei connazionali all’estero in un Parlamento costituito da persone navigate che, lo hanno fatto capire e detto a più riprese, non li amano particolarmente.
Si riuniscano questi benedetti 18 legislatori, si parlino e cerchino al di là dell’ovvia protesta, delle possibili soluzioni mirate ad arginare i danni che questa Finanziaria creerà e che, senz’ombra di dubbio, saranno enormi.
Vorrei inserire qui una piccola nota a proposito di una dichiarazione rilasciata qualche giorno fa da un parlamentare della maggioranza ad un giornalista durante un’intervista. È imbarazzante, per usare un eufemismo, leggere frasi quali: “se non ci sono i soldi non c sono e basta: è inutile protestare”. Perbacco, si facciano sentire i 18, urlino, facciano capire al governo che gli italiani nel mondo hanno rappresentato e rappresentano una vera e propria fonte di ricchezza e non una spesa inutile.
E se da un lato si capisce che la crisi economica mondiale impone di “tirare i remi in barca”, dall’altro non si capisce perché si debba ridurre così drasticamente il capitolo di spesa destinato agli italiani all’estero e non si possa, invece, iniziare dall’alto con la riduzione del numero dei parlamentari, della macchine blu, dei privilegi di cui beneficiano, dei voli istituzionali e chi più ne ha più ne metta!
Ritornando alla mannaia che ci sta inesorabilmente colpendo ritengo che un segno di riscontro, da parte degli eletti della maggioranza all’estero, sarebbe testimonianza di maturità politica ed un segno di attenzione nei confronti della comunità italiana nel mondo.
Parlamentari della maggioranza eletti all’estero, se ci siete in materia di Finanziaria 2009, battete un colpo, vi stiamo cercando!

– L’altraitalia – www.laltraitalia.eu

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