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Raddoppiano le staminali cordonali conservate all’estero, l’Italia mantiene il divieto

Sempre in attesa che il Governo -l'attuale, come tutti quelli che l'anno preceduto- si decida ad eliminare un assurdo divieto per la nascita in Italia di biobanche private e di consentire la conservazione autologa e a proprie spese del cordone ombelicale, le mamme italiane si organizzano come possono, cioe' mandando all'estero i cordoni dei propri figli.
Si apprende cosi' che i numeri in continua crescita delle esportazioni quest'anno avrebbero raggiunto quota 10 mila con le richieste di autorizzazione che devono passare dal Centro Nazionale Trapianti (1)
Gli anni trascorsi in presenza di ordinanze che vietavano la crioconservazione in Italia, sostenute politicamente dalla necessita' dell'atto della donazione, dovevano concludersi con l'approvazione della norma che istituiva la conservazione autologa e solidale, la legge 47/2008 che avrebbe dovuto veder la sua applicazione con un decreto ministeriale entro giugno 2008. Purtroppo il ministero al Lavoro, Salute e Politiche Sociali, in particolare grazie al lavorio della sottosegretaria Eugenia Roccella, ha nuovamente rimandato l'applicazione della legge e del decreto a febbraio 2009. Una vicenda sintomatica dove la mancanza di assumersi la responsabilita' di scegliere e di decidere -anche contro corporazioni e lobby di potere- si manifesta nella proroga sulla pelle dei pazienti, sulla liberta' di scelta e anche sulla liberta' di impresa privata.
Ci auguriamo che questi numeri facciano riflettere il Governo e anticipare la scadenza per l'emanazione del decreto ministeriale che era gia' tecnicamente pronto a giugno, redatto dal Centro Nazionale Sangue e dal Centro Nazionale Trapianti, su cui e' mancata solo la firma politica del ministro.

(1)

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