No alla caccia ai writers: sono artisti e non delinquenti!

Se il nostro Governo ha intenzione di lanciare un’emergenza al giorno (ora anche i frigoriferi abbandonati in Campania- e perché no in Lombardia?- diventato pretesto per un nuovo reato penale), sbaglia a considerare i graffitari alla pari di delinquenti comuni: sono anche loro artisti. Conosco alcuni writers che si occupano di mostre, eventi culturali, arte: con una visione alternativa ma convincente. Avvertono con forza la ‘missione’ di valorizzare i quartieri delle città e di decorarli e abbellirli con le loro opere. La street art non rovina e non imbratta, ha una sua etica. Semmai prova ad abbellire la città, a rendere più gradevoli le zone grigie e senz’anima, le periferie desolate, le vecchie fabbriche e le aree dismesse e abbandonate. Danno luce là dove c’è buio: e molte zone delle nostre città sono tristi e desolanti!

Sono artisti di strada da difendere, ragazzi con passione e voglia di creare. Da non confondere con quanti imbrattano e sporcano i monumenti: questi sì a perseguire e allontanare dalle città!

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