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Tappeto Rosso e Tapis Roulant

Il tappeto rosso, disteso a terra, per far passare VIP, dignitari, reali, celebrità, a Roma, al Festival del Cinema, è stato calpestato per pochi istanti, per poco pochissimo, dai meravigliosi facinorosi…
Nel mentre, la Stella Maria, della Gelmini Pubblica Istruzione, ha “ricevuto” e “comunicato” agli studenti che il decreto resta: gli altri erano fuori. Da giorni sono nelle piazze italiane, a gridare, a sentire lezioni del Libero Sapere, ad improvvisare cortei, organizzati da loro stessi: sanno quanto la precarietà non libera e nobilita nessuno. Nelle piazze degli Affari, ci sono facce sconvolte, da Tapis Roulant, che ti buttano a picco gli indici delle borse e fanno emergere la Paura, il Gran Buco, il Deficit, la Recessione, il Rosso.

Ma ancora non sono depressi questi ragazzi italiani e continuano a camminare, anche correndo: circa 1.000 studenti, in rivolta contro il decreto Gelmini, hanno raggiunto in serata il Festival del Cinema di Roma, gridando «vergogna» e «Accesso alla cultura e diritto allo studio per tutti», con le braccia alzate, e sono entrati nell’ Auditorium, rivendicando il diritto di entrare gratis al Festival e lanciando un volantino di “Psicologia pre-occupata”, copie di un lungo documento contro la legge 33 Brunetta-Tremonti, per un una “Università pubblica di massa e di qualità”, al tappetto rosso, ci sono arrivati, loro i facinorosi , l’onda anomala che corre in Italia, su quella tela calcata dagli artisti della finzione, con la loro ribelle e disperata realtà.

Il pubblico poi è entrato e lo spettacolo continuerà. Decidete voi chi sostenere e applaudire, nei prossimi tempi, quando le luci della ribalta saranno spente e dal Tappeto rosso, scivoleremo su quello calcato da noi tutti, il Tapis Roulant, in giorni sempre più neri.

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