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PARTITO ITALIANI ALL’ESTERO: I numeri per vincere li abbiamo

Qualcuno vede il “Partito degli Italiani all’estero” come l’unico in grado di risolvere i problemi dell’Italia, dato che gli italiani all’estero conoscono modelli sociali che funzionano (perlopiu’) molto meglio di quello italiano. Altri invece, e sono la maggioranza, credono invece che la strada sia troppo impervia, perche’ i politici italiani considerano quelli dell’estero, quando va bene, dei rompiscatole (che oltre tutto parlano male l’italiano), ma normalmente li considerano addirittura degli intrusi che hanno soffiato il posto in Parlamento a degli italiani “veri”.

Io e gli altri promotori di questa iniziativa sappiamo bene che (usando un termine alpinistico) la strada che abbiamo scelto e’ un sesto grado superiore, pero’ non abbiamo scelta, e’ l’unica strada possibile per arrivare in cima, non ne vediamo altre e dobbiamo confrontarci per forza con questa.

Il problema principale, quello che impedisce di fare tutte le riforme serie, e’ quello del gravissimo stato di degrado della politica italiana.

Quindi bisogna prima di tutto partire dal risanamento della politica.

Senza realizzare prima quello, qualsiasi riforma vedra’ sempre e comunque gli interessi dei politici precedere quelli della gente comune. E pertanto i problemi resteranno. Ci sara’ sempre qualcuno che arricchira’ piu’ facilmente, a scapito della massa che invece contera’ sempre piu’ poveri.

Insomma, se il difetto sta nel manico, e’ inutile insistere con quell’utensile, bisogna prima cambiarlo se si vuole arrivare a dei risultati soddisfacenti.

Sappiamo bene quali sono le critiche (ci sono gia’ miriadi di movimenti, partitini, ecc.).

Qualcuno, come il partito di Di Pietro e come il movimento di Beppe Grillo, ha gia’ raggiunto grandi consensi.

Ma un conto e’ farsi paladini della protesta, altro conto e’ farsi paladini della proposta.

Grillo e Di Pietro sono i paladini della protesta. Veltroni vorrebbe essere quello della proposta.

Solo che la proposta di Veltroni e’ troppo debole, non ha contenuti veramente popolari e si fa spesso battere, sul piano della popolarita’, persino dalle proposte di Berlusconi.

Chiaro che cosi’ non funziona, infatti pur essendo all’opposizione perde consensi rispetto al governo (persino in periodo di crisi nera!).

E’ il massimo dell’inettitudine. Mi spiace parlare cosi’ di Veltroni, perche’ mi sembra una brava persona e mi sembra uno dei rarissimi personaggi onesti oggi presenti nella politica, ma e’ innegabile che lui e’ l’uomo giusto nel momento sbagliato.

Noi partiamo da una proposta imbattibile sul piano della popolarita’, dato che partiamo dagli intellettuali che si schierano dalla parte dalla gente (e non dalla parte dei poteri forti) per riformare la politica e la democrazia.

Nessuno puo’ dire che non abbiamo la forza per farlo, perche’ potenzialmente potremmo diventare i piu’ forti di tutti, dato che vogliamo rappresentare la gente.

Non potremo mai rappresentare tutti, questo e’ ovvio, ma la maggioranza si, dato che i ricchi sono pochi e noi stiamo col ceto medio e con i poveri.

Dipende solo se alla gente riusciremo ad arrivare e se riusciremo a farci capire.

Quindi dipende anche da te che leggi questo messaggio. Se adesso ci lasci soli, noi abbiamo perso. Ma hai perso anche tu.

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