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Che il Partito ( o Movimento ) Italiani all’ Estero, abbia come base la Costituzione

Conflitti costituzionali..modifichiamo gli articoli 67/68.

Per sanare la politica italiana al momento travolta da cambiamenti pseodo-democratici, occorrre innanzitutto rinnovare il ruolo del legislatore. La nuova forza motrice che si sta delineando all’ estero con la proposta di un Partito globale, dovrebbe avere come essenza i principi fondamentali della nostra Costituzione. Principi questi spesso calpestati dalle legislature. Prendiamo come esempio di base, l’ articolo terzo: “ tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge.” Quante volte questo principio fondamentale di ogni democrazia e’ stato calpestato o meglio dimenticato dai politici italiani. L’ ultimo caso, il Lodo Alfano. Se facciamo un passo in la’ nella Costituzione troveremo che i politici ossia il legislatore e’ gia’ stato ampiamente protetto dall’ articolo 68 : “ i membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere dell’ opinioni espesse e dei voti dati nell’ esercizio delle loro funzioni” e l’ articolo 67 : “ ogni membro del Prlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vingolo di mandato. Mi fermo qui per riflettere, sull analogia dei due articoli e fin qui possiamo dire che vadano bene, anche se gia’ a partire da questi i politici sono gia’ superiore ad ogni altro cittadino. Il legislatore a differenza di un lavoratore qualsiasi puo’ beneficiare di carta bianca ovvero divieto di mandato imperativo nell’ esporre le sue opinioni senza vincolo come per il lavoratore comune mortale ad un contratto. In altre parole il mandatario ( legislatore ) una volta eletto rompe qualsiasi legame che aveva durante e prima con il mandante ( popolo sovrano ) Questo fassi’ che l’ articolo primo: “ la sovranita’ spetta al popolo” viene automaticamente messo in secondo piano.

Ritorniamo all’ articolo 68: “ senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, il parlamentare puo’ essere sottoposto all’ arresto solo ce colto in flagranza di commetere un delitto. In quest’ ultimo paragrafo dell’ articolo secondo me algerga l’essenza stessa del ruolo dell’ legislatore e della democrazia. Ritorniamo all’ articolo terzo ( per concludere ) : “ E’ compito della Repubblica ( e per Repubblica si intente la legislatura ) rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale “ La logica mi dice che se ogni membro del parlamento si attenesse al compito di finalizzare la liberta’ e l’ eguaglianza dei cittadini come narra l’ articolo terzo, potremmo mandare in prescrizione gli articoli 67/68 e con essi il Lodo Alfano. La cruda verita’ purtroppo e’ un alltra ed e’ l’ incapacita’ da parte del legislatore di risolvere le problematiche sociali e individuali e Il Lodo Alfano dimostra esattamente questo.

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