Partito Italiani all’Estero: si farà 

Una carrellata degli articoli sul Partito Italiani all'Estero

L’aria che si respira a Roma è temperata. Non un accenno al fresco autunnale, né piogge fastidiose. Il clima politico però, è di quelli che consigliano la prudenza. Meglio portarsi dietro l’impermeabile e vestirsi a cipolla a seconda della temperatura. E l’ombrello? Anche, in tasca non guasta.
Com’è il clima a Montecitorio? Sembra che tutti sappiano qualcosa di risolutivo. Alcuni lasciano intendere di conoscere la verità assoluta, di sapere quando succederà quella determinata cosa dove e perché. Che è sereno, poco variabile. Chi ostenta l’ombrello in pieno sole lo fa perché ha avuto la notizia riservata di pioggia inaspettata ed imminente. Insomma non è vero niente, si capisce, però funziona perché dà dignità di “dignitari” con quello sguardo diritto davanti, la barba appena fatta e l’olezzo di colonia dei barbieri della Camera che permea i muri.
Nel caos camerale dei lavori, gli italiani all’estero sono l’ultima delle cose ultime di cui accennare anche se solo una qualche parola. Eppure, gli italiani all’estero sono una marea di gente. Se solo sapessero. Provare ad immaginare questa marea di persone entrare alla Camera sarebbe paragonabile alla rottura di una diga. Magari con 30 parlamentari sarebbe meglio ed altrettanto efficace. Tanti potrebbero essere i rappresentanti concentrati in un unico gruppo del popolo degli italiani residenti all’estero con un partito alle spalle (o forse di più?). Il partito si farà e si deve fare perché 30 parlamentari impongono la forza delle idee e pretendono la realizzazione dei programmi. D’altronde dalla Lega Nord Padania non possiamo che imparare come si fa. Non dividere questa ricchezza è il primo comandamento da rispettare. Perché dividere la ricchezza significa farla divenire irrimediabilmente povertà. La storia poi ci dirà quali posizioni siano state migliori ed efficaci. Il Partito si farà e si sta facendo, credetemi, perché è l’ultima spiaggia cui approdare non solo per non essere dimenticati ma per rendersi addirittura protagonisti in una Italia la cui politica è fumo, chiacchiere ed interessi di pochi. Il Partito Italiani all’estero sta nascendo e si farà. Se Dio vuole tutta questa gente entrerà dalla porta principale non dalla secondaria dalla quale uscì a cercare fortuna altrove.

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