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“Il sostegno pubblico tenga presente le nuove forme di comunicazione che scaturiscono dall’uso del web”.

L’on. Franco Narducci, Presidente dell’UNAIE (Unione nazionale associazioni di immigrazione ed emigrazione):

L’on. Franco Narducci, Presidente dell’UNAIE (Unione nazionale associazioni di immigrazione ed emigrazione) al convegno del Think -Tank- News Italia Press su “Nuove regole per l'editoria italiana all'estero” ha affermato che: “L'informazione per gli italiani all'estero deve essere dinamica ed innovativa capace di progettualità e di fare rete per promuovere il Sistema italia nel mondo”.
“Occorrono – ha aggiunto Narducci – criteri nuovi come l'ordine del giorno presentato questa estate nel quale chiedevo di integrare la commissione preposta al vaglio dei contributi con i rappresentanti della Federazione unitaria della stampa italiana all'estero, della commissione Informazione del Consiglio generale degli italiani all'estero e della Consulta nazionale dell'emigrazione”.
“Ovviamente – ha continuato l’on. Narducci – bisogna che il sostegno pubblico tenga presente le nuove forme di comunicazione che scaturiscono dall'uso del web e nello stesso tempo è necessario che si riprendano le trasmissioni radio tramite onde corte, le sole in grado di arrivare in tutto il mondo; inoltre bisogno allargare la platea italofona anche attraverso la costruzione di portali fruibili anche da zone del globo dove la trasmissione dati è ancora a 15Kb/s”. inoltre il parlamentare ha affermato che “l'informazione per gli italiani all'estero dovrebbe seguire tre direttrici: generalista, culturale e di utilità pubblica”.
“L'immenso patrimonio culturale italiano può essere veicolato anche attraverso la lingua e la scuola italiana all'estero oltre che dagli Istituti di cultura che devono
essere riformati per meglio rispondere alle esigenze dei tempi. Purtroppo a nulla valgono le buone intenzioni quando si registra un problema di scarse risorse rispetto ad un panorama editoriale che cresce e si evolve. Credo – ha concluso Franco Narducci – che la politica del governo non sia adeguata. Questo panorama editoriale va preservato e rilanciato in una prospettiva a lungo termine puntando anche sui nuovi media”.

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