I DEPUTATI BUCCHINO, FARINA, FEDI, GARAVINI, PORTA E NARDUCCI SCRIVONO ALL’ANCI.
In occasione della XXV Assemblea dell’ANCI, che si aprirà domani, i deputati del PD eletti nella Circoscrizione Estero sollecitano l’associazione dei comuni italiani ad introdurre l’esenzione dall’ICI anche per i cittadini italiani residenti all’estero e proprietari di unità immobiliari in Italia.
Ecco il testo della lettera inviata al Leonardo Domenici, Presidente dell’ANCI:
“Caro Presidente,
in occasione della XXV Assemblea dell’ANCI, chiamata a discutere di un tema attuale e vitale come quello riguardante il ruolo dei comuni italiani nella prospettiva della riforma federale dello Stato, vogliamo far giungere a tutti i partecipanti il nostro saluto più cordiale e gli auguri di un proficuo lavoro.
In qualità di deputati eletti nella Circoscrizione Estero, che vivono a diretto contatto con le comunità italiane presenti in diverse parti del mondo, sappiamo per esperienza diretta quanto sia profondo e tenace il legame con il luogo d’origine e, quindi, quanto sia importante rafforzare la dimensione locale come fattore di coesione sociale, di identità culturale, di realizzazione di una rete di rapporti nel contesto globale nel quale oggi siamo quotidianamente chiamati a confrontarci.
Un gran numero di italiani all’estero, anche se appartenenti a generazioni nate nei Paesi di insediamento, cerca in diversi modi di conservare e coltivare questo legame. Molti lo fanno sul piano culturale ed affettivo, non pochi lo fanno anche sul piano concreto, conservando a prezzo di molti sacrifici un’abitazione nei comuni di origine.
Le misure adottate di recente in merito all’esenzione dell’ICI hanno creato una ingiusta distinzione tra cittadini residenti in Italia e cittadini residenti all’estero, per i quali l’esenzione è affidata alla facoltà e alla disponibilità di ogni singolo comune. Si tratta di una disparità di trattamento odiosa su un piano di principio prima ancora che lesiva su quello degli interessi, tale in ogni caso da creare delusione e sfiducia in chi l’ha dovuta subire. E’ da sottolineare, per altro, che le nuove disposizioni costituiscono un passo indietro rispetto al trattamento di cui i cittadini residenti all’estero già godevano in base all’articolo 1 della legge n. 75 del 1993.
Sappiamo che molti comuni, nella loro autonomia, hanno già deciso di riparare a questa situazione equiparando i propri cittadini residenti all’estero a tutti gli altri al fine dell’esenzione dall’imposta comunale per l’abitazione principale. Cogliamo l’occasione della vostra assemblea per ringraziare gli amministratori italiani che si sono mossi in questa direzione per la loro sensibilità e per manifestare il nostro apprezzamento nei loro confronti per la lungimiranza nell’ottica di una proiezione internazionale delle comunità da loro amministrate.
Desideriamo cogliere, tuttavia, questa occasione per chiedere che su questa scelta vi sia un impegno diretto ed esplicito dell’organizzazione da Lei presieduta, in modo che si realizzi uniformità nei comportamenti e generalizzazione dell’impegno.
Certi dell’attenzione che Lei e i suoi associati vorranno rivolgere a chi ha dovuto fare la scelta di una diversa collocazione di vita e di lavoro, La salutiamo cordialmente rinnovando gli auguri di buon lavoro.
On. Gino Bucchino (Ripartizione America Settentrionale e Centrale)
On. Gianni Farina (Ripartizione Europa)
On. Marco Fedi (Ripartizione Africa, Asia, Oceania)
On. Laura Garavini (Ripartizione Europa)
On. Franco Narducci (Ripartizione Europa)
On. Fabio Porta (Ripartizione America Meridionale)”