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BASTA STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE

“La riforma del sistema previdenziale rappresenta un terreno impervio su cui è facile che attecchiscano confusioni, false affermazioni e poco opportune strumentalizzazioni politiche” .
E’ quanto afferma l’On. Aldo Di Biagio, deputato del PdL, eletto nella Ripartizione Europa, in risposta alle informazioni errate circolanti negli ambienti della Pubblica Amministrazione in merito alle disposizioni contenute nella proposta di legge sulla delega al governo per il completamento della riforma del sistema previdenziale mediante la revisione dei requisiti e del metodo di calcolo delle pensioni, presentata dall’On. Cazzola, vicepresidente della Commissione lavoro della Camera dei Deputati.

“La confusione sollevata dalla Proposta di Legge n. 1299, di cui sono co-firmatario, – ha affermato l’On. Di Biagio – mi spinge a formulare talune riflessioni al fine di chiarire e di offrire sostegno ai cittadini italiani che si sentono colpiti in prima persona da allarmanti ed irreali scenari legislativi oggetto di facili manipolazioni sul versante politico e sindacale”.

“La proposta di legge in questione – ha rilanciato il deputato del PdL – è stata presentata ma non ancora calendarizzata, ed in virtù di tali aspetti appare chiaro che l’allarmismo sollevato in merito alle drastiche modifiche che il sistema pensionistico subirebbe, risultano oggettivamente prive di concreti riferimenti. Infatti i proponenti, in virtù delle preoccupazioni manifestate su molteplici versanti e poiché non è stata espressa da parte dell’Esecutivo la volontà politica di modificare il sistema previdenziale, hanno comunicato, in una nota congiunta, che ove venisse avviato l'esame delle citate disposizioni, la norma verrebbe soppressa''.

“Mi auguro – ha concluso l’On. Di Biagio – che la confusione e le criticità, oggettivamente ed eccessivamente stimolate sul versante politico e sindacale in merito all’entrata in vigore del calcolo contributivo, possano essere assopite e riportate alla realtà e che si possa procedere ad un confronto reale e concreto su questioni così delicate, che coinvolga le parti sociali e gli enti preposti e le cui battute si presentino agli occhi dei cittadini senza false ed inutili impalcature mediatiche e politiche”.

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