PARTITO ITALIANI ALL’ ESTERO, UNA INIZIATIVA RIVOLUZIONARIA

Vorrei rifarmi alle parole di Salvatore Viglia ( Dr. politicamentecorretto ) promotore del partito italiano all’ estero: “. Un partito che prima non esisteva e che oggi esiste senza i vincoli della logica esistente. Né Forza Italia, né Popolo della Libertà, né Alleanza Nazionale, né Partito Democratico, né Italia dei Valori, insomma né Nessuno di quelli che esistono e che hanno sfiancato la pazienza e la sopportazione di tutti gli italiani. Questa constatazione semplice ed elementare sarà bollata semplicisticamente come antipolitica da chi neanche conosce il significato dell’antipolitica”

Come tutti sanno io non ho votato alle due elezioni che hanno visti ascendere nei palazzi del potere i nostri “rappresentanti all’ estero” Non l’ ho fatto per il semplice motivo che ho sempre fatto parte del partito del voto, dell’ antipolitica costruttiva e non della politica distruttiva, quel partito ombra che c’e’ ma non sa di esserci.. All’ estero sono in tanti che la pensano alla stesso modo. Quel 62% degli elettori all’ estero che non ha risposto all’ appello del voto , sventolato per l’ occasione dai candidati, partiti, Comites, Cgie e patronati vari, non sono affatto disinteressati o apatici alla politica italiana o alla cultura italiana. Non l’ hanno fatto per il mio stesso motivo non credono piu’ ai partiti esistenti di stampo “macchevellistico”, il fine giustifica il mezzo, in altre parole pur di raggiungere lo scopo si vende anche l’ anima al diavolo. Lo stesso vale per Veltroni, radicali e Di Pietro il giuda in questa occasione. E di casi del genere nei passati decenni ne abbiamo visti una miriade non a caso l’ ultimo, Belusconi va a cena con i padani pur di riconqiustare il “seggiolono del Re” . Ed i risultati sono o saranno alla portata di tutti, si fa ricorso ai decreti leggi purche’ il diavolo di turno sia accontentato ed ognuno vuole la fetta piu’ bella della torta Basta aspettare qualche mese e ne vedremo dell’altre .

Perche’ il Partito Italiani all’ Estero sara’ rivoluzionario ?

E’ la prima volta che qualcuno propone un partito che integri le due culture, quella italiana a quella oltre i confini. Da soli e con le ripartizioni estere, e qui’ gia’ la parola lascia a desiderare, ripartizione come segregazione, ghettizzazione, non andremo da nessuna parte cari cittadini italiani della terra, per usare un termine tanto amato dallo stesso Dr. Viglia A chi servono le circoscrizioni estere se non agli stessi eletti all’ estero ? Non illudiamoci che uno degli eletti all’ estero si pronunci o dia un solo accenno alla proposta del partito italiano all’ estero. La legge elettorale all’ estero in questa legislatura non sara’ da questi modificata di un millimetro. Non vorrei che fossero le mie ultime parole famose e domani ….

Ho gia’ comunicato alla redazione che oggi mandero’ la mia adesione alla associazione che mi auguro vedra’ nascere una nuova stella del firmamento nella politica italiana. A partire dalla sigla P.I.E , come le tre Marie, che assistettero inerte mentre i loro figli morivano sulle croci, cosi’ come noi stiamo invesce assistendo alla morte graduale del nostro amato Belpaese. OPPURE NO ! Rifrasando il nostro padre dell’ unita’ d’Italia senza usare belle parole o mezzi termini con o sensa le virgole, sintassi e grammatica all’ ultimo grido non e’ nella mia indole qui’ o si fa il partito o si muore.

Viva l’ Italia una e di tutti !

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