IMMIGRATI — ON. ALDO DI BIAGIO (PDL) : “ E’ POSSIBILE UNA STRADA MIGLIORE PER L’INTEGRAZIONE IN ITALIA”

Roma 14 ottobre 2008 – “Condivido profondamente le parole del Presidente Fini in merito alla rivalutazione dei processi di integrazione e di reciproca conoscenza che deve essere promossa in Italia per stanare la crescente xenofobia e la paura del diverso”. E’ quanto afferma in una nota l’On. Di Biagio, deputato del PdL eletto nella Ripartizione Europa alla vigilia dell’incontro a Montecitorio con il comitato direttivo del Consiglio Coordinativo degli Ucraini nel Mondo.
“L’integrazione è realmente una conquista, di civiltà e di cultura, – ha dichiarato l’On. Di Biagio – e non certamente un processo scontato privo di adeguati supporti ed agevolazioni. Appare doveroso in una società globalizzata e multietnica come la nostra promuovere la cultura della comprensione e della conoscenza come un elemento imprescindibile e certamente non trascurabile dell’integrazione”.
“E’ proprio in questa logica – ha affermato il deputato del PdL – che ho inteso promuovere per oggi un incontro con il comitato direttivo del Consiglio Coordinativo degli Ucraini nel Mondo, composto da parlamentari e da membri delle rappresentanze diplomatiche ucraine in Italia, come l’Ambasciatore a Roma, Heorhii Cherniavskyi, al fine di predisporre insieme un terreno fertile per far attecchire nel nostro Paese la cultura della conoscenza e dell’integrazione, a partire da un’occasione di dialogo proprio con i delegati della comunità ucraina, altamente rappresentata nel nostro territorio”.
“Sarebbe un grosso errore dimenticare che moltissimi nostri connazionali – ha concluso l’On. Di Biagio – negli anni passati hanno vissuto momenti di sconforto e di difficoltà di integrazione in Paesi lontani e con tradizioni e regole completamente diverse da quelle che lasciavano in Italia. Bisogna partire dunque da questa nostra dura esperienza per poter edificare un percorso di integrazione costruttivo ed efficace che superi definitivamente il rischio di una deriva razzista”.

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