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Lettera al direttore, Caro Viglia abbiamo letto il suo appello

Caro avv. Viglia
Abbiamo letto il suo accorato appello alla gente, pur-
troppo negli Italiani del mondo aumenta la sfiducia nella clas-
se politica e se domani si tornasse a votare le schede bianche
o nulle sarebbero il doppio.
Lei fa appello a tutti noi, ma le cose che vogliamo le
conosce, come le conoscono quelli che ci rappresentano a va-
ri livelli di Roma.
Che possiamo fare ? La rivoluzione ? Occupare i con-
solati e le ambasciate ? Non crediamo sia la strada giusta per
questo noi abbiamo elaborato delle proposte che sottoponiamo
alla sua attenzione e tramite lei vorremmo sottoporle al comitato
degli italiani all'estero.
Con la speranza di ottenere delle risposte da chi ci
rappresenta le inviamo cordiali saluti.

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La proposta dell'on: Zacchera di rinviare le elezioni dei comites
e del CGIE di un anno,dovrebbe essere valutata con attenzione
e non per partito preso come sembra che facciano certi politici
ed alcuni media.

Certo il rinvio deve servire a riformare questi istituti per render-
li veramente efficaci a rappresentare gli italiani e non siano co-
me ora fonti di spreco dei soldi dello stato.

Quindi prima di va rivista la legge elettorale, non si puo' votare
con una legge come quella attuale che consente a detta di tutti
brogli e truffe di ogni genere e siccome tante saranno le perso-
ne che tenteranno la scalata ai comites, la legge elettorale do-
vra' essere una cosa trasparente e chiara e dovra' essere vali-
da per ogni competizione si tratti di elezioni politiche o di refere-
dum, votare con questa legge elettorale sarebbe da irresponsa-
bili ed aprirebbero un ciclo di polemiche e ricorsi senza fine.

Per quanto riguarda l'attivita' dei comites, il primo obligo dovreb-
be imporre la pubblicita' dei bilanci, mi sembra giusto che gli ita-
liani, iscritti aire che votano sappiano come vengono spesi i sol-
di che lo stato da a questi organismi, un altro punto importante
sarebbe che questi contributi non vengono spesi tutti nella sede
e nei rimborsi spese e riservare una quota importante all'attivita'
a favore degli italiani.

Una riforma completa dovrebbe riguardare il CGIE, che cosi' co-
me e' ora, con l'istituzione dei parlamentari e' solo una macchina
spende soldi. le cose che fa e che propone sono la somma di
tante richieste, anche giuste fatte dalla gente ma che poi dovran-
no essere vagliate ed esaminate dalle commissioni parlamentari
degli italiani all'estero della camera dei deputati e dal senato del-
la Repuibblica, troviamo allora il sistema di far pervenire alle
commissioni le nostre richieste ed eliminiamo un passaggio che
costa milioni di Euro.

Si potrebbe l asciare al cgie il compito di coordinare a livello cir-
coscrizione estera il rapporto dei comites con i parlamentari elet-
ti e se questi non funzionano direttamente con le commissioni sopramensionate.

Noi invitiamo tutti i nostri parlamentari delle circiscrizioni estere,
i partiti nazionali ed i media a riflettere attentamente su questi
argomenti, la classe politica sia finalmente capace di pensare
in grande e di fare veramente gli interessi della gente, le parole
e le chicchiere non bastano piu'.

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