di Cinzia Salluzzo Rovituso
Il Console Sergio Barbanti lascerà l’ l1 dicembre il suo incarico al Consolato Generale di Madrid, una carica che purtroppo non verrà rinnovata. La scelta e’ obbligata, determinata dalla crisi economica che imperversa nel Bel Paese. Vi proponiamo l’intervista che gentilmente Il Console,accompagnato dal Viceconsole Giorgio Biscari e dalla sua Segretaria dott.ssa Pilar Hernandez, ci ha concesso spiegando le funzioni del Consolato.
“Il Consolato offre molti servizi ci può illustrare quali sono?”
“I servizi che eroga un Consolato sono numerosi e oltre a quelli conosciuti da tutti come:l’iscrizione all’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero(AIRE), il rilascio o il rinnovo della Carta d’identita’, Visti e Passaporti, ci sono servizi non visibili allo sportello (atti notarili, certificazioni per la navigazione nei molti porti spagnoli, funzioni di giudice tutelare, etc) ma soprattutto c’e’ l’assistenza sociale: appoggio ai connazionali anziani, bisognosi o in grave difficoltà: cerchiamo di tutelarli quanto e’ possibile in tutti gli aspetti. Tra questi abbiamo anche 300 detenuti a cui diamo costante assistenza”
“Trecento è un numero considerevole, come spiega questo fenomeno?”
“La maggioranza e’ detenuta per traffico di stupefacenti” di fatti gli fa eco il Viceconsole Giorgio Biscari “ il traffico internazionale di stupefacenti in Spagna è un fenomeno purtroppo radicato e crescente”. “L’attività in favore dei detenuti è di sostegno e tutela delle garanzie costituzionali individuali anche attraverso il coordinamento con gli organi di polizia e l’autorità giudiziaria” afferma la dott.ssa Pilar Hernandez “molti sono detenuti in via preventiva, ci occupiamo di rassicurare le famiglie prodigandoci anche nel mantenere i contatti con gli avvocati e le carceri, a volte svolgendo un ruolo di intermediari, ad esempio nel caso di cure mediche, trasferimenti in Italia, e altre numerose funzioni”
“Una funzione cardinale in un momento in cui il numero degli Italiani immigrati e sempre crescente!”.
“La collettivita’ italiana, difatti, si e’ ingrandita del 550% in 10 anni e di conseguenza e’aumentata la quantita’ di lavoro per il nostro consolato, con un numero dei dipendenti rimasto pressochè inalterato. Vorrei sottolineare che la Spagna è divenuta una meta turistica ambita, con circa 3 milioni di presenze annuali, con i problemi che ne possono derivare in termini di assistenza per furti, scippi, incidenti stradali, etc. Ma l’aumento del lavoro non ci ha intimoriti ne fatto demordere, ci siamo rimboccati le maniche, e grazie allo spirito di sacrificio e responsabilità che contraddistingue questo staff stiamo cercando di dare comunque dei servizi adeguati, anche attraverso alcune migliorie come la Pagina Web. Questa non ha solo carattere informativo, visto che tramite essa si possono svolgere più di 50 operazioni senza venire al consolato. Inoltre, utilizzando sia la posta che il fax si possono inviare diversi documenti e richieste di certificati, con un servizio email che prima era inesistente; tra l’altro, proprio ora in Italia sono allo studio migliorie del sistema informatico. Invece,per quanto riguarda i perfezionamenti per le aree destinate al pubblico, presto avremo un tettoia all’interno del Consolato che accoglierà gli utenti in attesa.
In molti settori abbiamo da tempo avviato un sistema di appuntamenti ”afferma il Console. “e con l’accorpamento del Consolato all’Ambasciata si avranno maggiori risorse umane a disposizione. Siamo anche molto soddisfatti di non aver subito tagli economici o di personale derivanti dalle recenti manovre economiche. Di fatto” aggiunge il Console “e’ come gestire l’utenza del Comune di Alessandria con uno staff di 15 persone e con impegni maggiori essendo il territorio di questa circoscrizione esteso 2400 km ed avendo 3 milioni di turisti”.
“Quali sono, secondo lei le cause di questo massiccio fenomeno immigratorio ?”
“Sono due gli ordini di fattori che incidono: in primo luogo la crisi dell’America Latina che ha portato molti discendenti di italiani a riversarsi in Spagna alla ricerca di lavoro; in secondo luogo un interesse crescente degli Italiani residenti in Italia verso la Spagna, soprattutto da parte di giovani, professionisti, e altre categorie di cittadini.”
“Quanti secondo le stime gli Italiani dell’America Latina in Spagna?”
“Proviene dall’America Latina il 47% dei componenti dell’odierna collettività italiana nella nostra circoscrizione; al momento, nonostante la crisi economica spagnola, non si rilevano rallentamenti negli arrivi. Per farsi un’ idea: 9000 si sono iscritti nel 2007 è 9000 era il numero di cui era composta la nostra comunità nel ’96. Pochi sono i rientri”continua il Viceconsole “ e molti sono coloro che iniziano in Spagna la pratica di riconoscimento della cittadinanza italiana”.
“Il nostro” dice Claudia Napoli, addetta all’Ufficio Passaporti Cittadinanza e Leva, “ è come un Consolato di frontiera, diciamo per esemplificare: la porta d’entrata in Europa per gli italiani del SudAmerica. L’unico ingresso, in verità, in tutta la rete consolare europea a causa della nostra vicinanza sia linguistica che culturale. Secondo recenti dati, siamo il Consolato che fornisce più passaporti nella rete Consolare Europea. “Difatti” delucida il Viceconsole “Londra e Parigi hanno un numero consistente di italiani ma gli Italiani dell’America Latina si trasferiscono in Spagna”. “Il passaporto e’ solo la parte finale di un lavoro”continua la signora Napoli “che ha un iter lungo e complesso; nonostante chi fa la fila non lo veda, il 70% delle richieste di passaporti arriva da fuori Madrid, dai 13 Consolati Onorari. Prima e dopo l’orario di apertura dello sportello, siamo in ufficio a operare sulle pratiche; l’attività di sportello e’ solo una frazione del tempo necessario per, ad esempio, rilasciare un passaporto: andato via l’utente, dobbiamo infatti verificare i fascicoli caso per caso, chiedere il nulla osta alle questure in Italia, verificare se c’e’ l’assenso del coniuge nel caso di figli minori (e nel caso di coppie separate o divorziate spesso ci sono problemi), e altro. Tutte queste procedure richiedono tempo e non sono visibili agli utenti che sono in attesa, con il rischio che la gente pensi che noi lavoriamo solo poche ore al giorno, ma non e’ così”.
“E’ lungo il processo per ottenere la cittadinanza italiana, le domandiamo?”
Risponde la responsabile Anna Maria Terribili “Si, e’ un processo molto lungo e delicato. Bisogna compiere verifiche dettagliate nel Paese d’origine per verificare l’autenticità dei documenti presentati; spesso i tempi di risposta sono lunghissimi ed inoltre molto spesso i connazionali avevano trascurato di registrare gli atti (ad esempio, nascite, matrimoni, etc) nei registri italiani, per cui ricostruire la storia di ogni individuo e’ molto complesso e difficile; bisogna poi contattare i vari organi competenti in Italia. Per fare un esempio della complessità di alcuni casi, mi e’ capitato la richiesta di un utente che aveva il nonno di Trieste nel 1911, ma Trieste all’epoca era territorio Austro-Ungarico. Vorrei anche sottolineare la presenza di pratiche incomplete con dati errati e mancanti, il nostro lavoro sarebbe semplificato se il connazionale richiedente fosse più attento e collaborativo d’altronde se acquisisce un diritto ha anche doveri da espletare”.
“Una mole di lavoro gia’ impressionante, lei dott.essa Pilar e’ qui dal 1984 ci vorrebbe informare dell’evoluzione che ha subito il Consolato?”
“Inizialmente la comunità italiana era poco numerosa e dalla metà degli anni novanta che e’iniziata a crescere vertiginosamente e parallelamente la richiesta di servizi. Il nostro consolato fornisce anche: Atti di Successione, Pratiche per Matrimoni, Atti notarili, Rilascio di certificati, omologazione titoli per studenti spagnoli che vogliono studiare in Italia (sono molto aumentati), e si occupa dell’Organizzazione della Scuola Italiana di Madrid. Difatti il Consolato funziona come un Provveditorato provinciale, Il console e’ anche Provveditore.”
“Mi scusi se la interrompo, quanti siete ad occuparvi di tutte queste mansioni?”
“Siamo in io e la mia collega Isabel Dominguez, la segreteria consolare, per le problematiche inerenti alla Scuola collaboriamo con la Segreteria scolastica,abbiamo all’incirca 120 membri del corpo docente e mille studenti. Infatti la scuola Italiana Statale di Madrid è la più grande all’estero e gode di un ottima reputazione”. “ E’ una delle tre scuole straniere con maggiore efficienza e prestigio in Spagna secondo il periodico El Mundo” afferma il Console “ un’ Entita’ vivente sempre da seguire, da mantenere al passo con i tempi conservando la tradizione pedagogico-didattica italiana.”
“Mi puo’ ripetere nuovamente quante persone compongono il suo staff di lavoro ?”
“Siamo in 15”.
“Cosa suggerisce e consiglia agli utenti che fanno la fila dinanzi al Consolato?”
Innanzitutto, per evitare inutili attese, di verificare con attenzione le informazioni della pagina web: ci sono le informazioni ed i formulari per le principali richieste, le liste di documenti da presentare, gli importi da pagare. Abbiamo calcolato che oltre il 40% delle persone che vengono da noi, avrebbero potuto evitare di venire in consolato e di fare la fila semplicemente collegandosi alla nostra pagina web ed informandosi adeguatamente.
Poi raccomanderei a tutti i cittadini di fare attenzione ad informare sempre il Consolato delle variazioni anagrafiche che li riguardano, in modo che noi possiamo tenere aggiornati i nostri schedari: l’anno prossimo si prevedono almeno due consultazioni elettorali – rinnovo dei Com.It.Es. ed elezioni al Parlamento Europeo; se i dati in nostro possesso non sono aggiornati, non potremo mai raggiungere gli elettori.
L’incontro con il Console ed il suo staff ha ampliato la prospettiva di una situazione resa difficile dal grande entità del fenomeno migratorio che sta interessando la Spagna.
Questo “gruppo di persone” si trova giornalmente in situazione “di emergenza”, ma è proprio nel quotidiano che ogni singolo lavoratore, a prescindere dal ruolo assunto, con un forte senso del dovere riesce a gestire questa spinosa situazione.
Difatti la buona organizzazione e l’affiatamento che trapelano e che sono tangibili dal contatto diretto hanno consentito che l’esiguo numero dei dipendenti non sia stato un handicap ma uno stimolo. Un lavoro costante e a volte invisibile ha reso, ad esempio, la Scuola Italiana di Madrid una delle migliori scuole straniere in Spagna:un fiore all’occhiello per l’Italia.
Non si possono neanche sottovalutare i “casi”seguiti e risolti dal Consolato, ne’ la capacità di arginare un flusso continuo di richieste di documenti.E’ evidente che se ci sono dei disagi sono legati all’insufficienza delle risorse umane disponibili e con questa piccola inchiesta vorremmo che sia chiaro a tutti l’impegno di chi si trova dietro gli sportelli ma anche i bisogni e le difficoltà degli utenti.
Difatti, sarebbe auspicabile che oltre all’accorpamento con l’Ambasciata il Governo
Italiano aumentasse il numero dei dipendenti, e se da un punto logistico Madrid non verrà penalizzata dalla privazione della figura del Console per una Comunita’ Italiana in crescita inarrestabile si tratta di una grossa perdita, non solo di prestigio, e lacuna che molti compresi noi riteniamo incolmabile.
“La lontananza rimpicciolisce gli oggetti all'occhio, li ingrandisce al pensiero..”,diceva A.Schopenhauer, ed e’ proprio così è solo quanto si viene privati di qualcosa o qualcuno che se ne comprende l’importanza ed in questo caso anche il buon operato.
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