Verso la magistratura ”dipendente”

Si legge oggi sul Sole 24 ore: Angelino Alfano dichiara che nel nuovo Consiglio Superiore della Magistratura “certamente la magistratura sarà in minoranza”.

Si rilegge pensando di aver letto male ma invece è proprio così. L’angelo del dialogo sulla giustizia, l’avvocato siciliano miracolato da Berlusconi, non contento, aggiunge che la polizia giudiziaria sarà più indipendente di prima dal controllo del pubblico ministero.

Allora ci si ricorda che la prima idea pare sia stata proposta la prima volta da Violante. E anche la seconda idea l’ex magistrato del PD ha approvato con vigore, spiegandone i fondamenti dottrinari.

Tengo in serbo questo secondo punto per successivi approfondimenti. Voglio solo accettare la logica del primo e trarne logiche conseguenze.

E’ presto detto. Se la magistratura deve essere in minoranza nell’organo costituzionale del suo autogoverno, in Parlamento senatori e deputati dovrebbero lasciare il potere decisionale, poniamo, ai funzionari. E volendo estendere il principio, gli industriali dovrebbero essere in minoranza nel direttivo nazionale, se si chiama così, della Confindustria, dove la decisione sarebbe affidata agli operai.

Se ne potrebbe discutere in un bel seminario, con introduzione di Alfano e Violante.

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