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THE TIMES

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Richard Owen in Rome -27 sett-2008

I suoi monumenti ancora dominano l’orizzonte di Roma; il suo nome è cantato alle partite di calcio ed un famoso episodio del suo governo è stato recentemente rimesso in scena, completo di uomini vestiti come il corpo militare scelto a difesa personale di Hitler, le SS. La riabilitazione di Benito Mussolini, dittatore d’Italia durante la guerra, potrebbe non essere ancora completa, ma non per mancanza di tentativi.

Ieri progettisti urbani e storici dell’architettura provenienti da tutta Italia si sono riuniti a Roma per onorare le “glorie” dell’architettura fascista. La conferenza, a Latina, un modello di “città nuova” creata da Mussolini nel 1932 su terre paludose bonificate a sud di Roma, è il frutto di Giorgio Frasinetti, assessore all’urbanistica a Predappio, la città in Emilia-Romagna dove il Duce è nato ed è sepolto.

Il signor Frasinetti ha ammesso che il fascismo ha avuto i suoi lati “sgradevoli” ma ha insistito che gli edifici costruiti nel paese sotto Mussolini non dovrebbero essere visti con imbarazzo, bensì meritano una “ri-valutazione”. L’evento segue il restauro di un obelisco con sopra incisa la parola “Dux” (Duce) al di fuori lo Stadio Olimpico a Roma e la residenza romana di Mussolini, Villa Torlonia. Questo mese una “associazione di rievocazione storica”, indossando l’uniforme nazista, ha rimesso in scena il salvataggio di Mussolini da parte di commandos SS a Campo Imperatore nelle montagne d’Abruzzo, dove fu detenuto dopo essere stato deposto nel settembre 1943. Massimo Castelli, capo dell’ associazione, ha insistito sul fatto che l’evento è nato esclusivamente da una “passione per la storia militare”.

C’è comunque crescente inquietudine nella sinistra e tra gruppi ebrei e cattolici. La loro paura è che i neofascisti stiano approfittando dello spostamento a destra che in Italia è stato percepito sin dalle elezioni dello scorso aprile, che hanno portato al potere una coalizione guidata da Silvio Berlusconi. Ciò include non solo la Lega Nord anti-immigrazione, ma anche Alleanza Nazionale, la riformata discendente delle Camicie Nere di Mussolini. La tomba di Mussolini a Predappio è diventata un santuario per i neo-fascisti, che sono cresciuti sempre piu assertivi, tappezzando roma con manifesti di estrema destra e radunandosi nelle curve calcistiche e alle adunate politiche con i loro capelli cortissimi e le loro camicie nere.

In aprile, Gianni Alemanno di Alleanza Nazionale è stato eletto sindaco di Roma, il primo uomo di destra a ricoprire la carica dai tempi della seconda guerra mondiale. Recentemente, i critici hanno accusato Berlusconi – che la scorsa settimana ha annunciato il piano per unire la sua Forza Italia con Alleanza Nazionale il prossimo anno – di di incoraggiare attacchi razzisti contro gli immigrati accusando zingari e immigrati illegali di essere la causa della criminalità di strada.

Cio che sorprende di piu, quindi, è che l’uomo che ha gridato “basta” è Gianfranco Fini, il capo di Alleanza Nazionale, che una volta ha descritto Mussolini come “il più grande statista del XX secolo”. Il presidente della Camera dei Deputati ha detto ad una riunione di Azione Giovani, ala giovanile di Alleanza Nazionale, che la destra italiana deve essere “senza ambiguità anti-fascista”.

Berlusconi prevede che, con la sinistra nel caos, il centro-destra sarà al potere per “almeno dieci o quindici anni”. Lui ne ha 72, cosa che renderebbe l’astuto e civile Fini, che ne ha solo 56, un potenziale successore.

La posta in gioco per l’onorevole Fini è la sua calcolata trasformazione di ciò che resta del partito fascista dal dopoguerra ad un partito di maggioranza, democratico e conservatore – e un trampolino di lancio per il potere. Ha visitato più volte Israele, pregando a Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme, e ha creato stretti legami con la comunità ebraica di Roma.

Egli deve affrontare una formidabile resistenza, comunque, da parte di Alessandra Mussolini, la nipote del Duce, che sta guidando una rivolta dal basso. La Mussolini, una ex modella e attrice che ha difeso con forza la reputazione di suo nonno dopo l’ingresso in politica nel 1992, e che è la nipote di Sophia Loren, è apparsa recentemente in Parlamento indossando una T-shirt su cui si legge “Orgogliosi di essere sul lato sbagliato ” – un riferimento a coloro che hanno combattuto per il fascismo, piuttosto che per la Resistenza durante la guerra.

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