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ELETTI ALL’ESTERO, MAGLIA NERA A TUTTI!

E’ ora di tirare le somme…

A distanza di quasi tre anni dall’ istituzione delle ripartizioni estere e i 18 parlamentari all’ estero, residenti all’ estero e non e’ ora di chiederci se ne e’ valsa realmente al pena. I risultati sono sulla bocca di tutti! In primis i nostri 18 paladini non hanno capito, che occoreva essere divisi nella politiche nazionali, uniti in quelle migratorie. Queste le ragioni di base per cui a mio avviiso siamo a punto e a capo. Spesso mi sono chiesto e non sono il solo, il perche’ non un solo eletto all’ estero sia mai stato invitato o irtepellato dai mass media nazionali Le risposte sono state tante, forse non esiste realmente una problematica migratoria, gli eletti all’ estero non sono all’ altezza, contano poco. La verita’ temo purtroppo sia un altra. Aldila’ dei tanti comitati e commissioni istituite per l’ occasione che tra l’ altro ( diciamolo anche al ministro Brunetta ) costeranno ulteriori eurini ai contribuenti italiani senza esiti positivi, e’ venuta meno ( il lettore usi discrezione ) la “ particella di Dio”, ovvero la coesione unanime sulle questioni migratorie. A noi cittadini italiani all’ estero interessa poco o niente se i 18 nell’ ambito della politica nazionale, coltivano i loro “orticelli” lo richiede il partitismo, ma quando si tratta di politiche migratorie dovrebbere avere una sola voce sia in parlamento che fuori. Non basta fare dell’ interrogazioni, spedire dei comunicati ai vari giornali di stampa italiana all’ estero o apparire occasionalmente su Raitalia, per poi lavarsene le mani. Se non c’e’ un intesa un dialogo, un armonia tra la “banda” , sarebbe meglio abolire in toto le circoscrizione estere. Questo e’ quello che chiede la stragrante maggioranza dei cittadini italiani nel mondo…

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