Le Giornate Europee del Patrimonio coincidono con i primi due giorni di apertura al pubblico della mostra “Amico Aspertini 1474-1552. Artista bizzarro nell’età di Durer e Raffaello”, che sarà aperta fino a gennaio 2009 nella Pinacoteca Nazionale di Bologna.
La mostra sarà la prima interamente dedicata alla personalità del pittore bolognese; la sua attività, infatti, fu così varia e multiforme da toccare i campi della pittura, della scultura, della miniatura, del disegno, dell’incisione e dell’illutrazione libraria.
La mostra, inoltre, offrirà un’accurata selezione di opere degli artisti, italiani e stranieri, con i quali egli venne a contatto, offrendo una panorama artistico di ciò che di significativo si produceva in Italia e in Europa in quegli anni.
Amico Aspertini si forma verosimilmente all’interno della bottega del padre con il quale si reca a Roma intorno al 1496.
Durante questo soggiorno entra in contatto con i cantieri romani di Filippino Lippi e Pintoricchio e matura quella passione verso il mondo antico che lo accompagnerà per sempre . Preziosa testimonianza di questo interesse sono i famosi taccuini (Codice di Parma; Codice Wolfegg; London I e London II) e i numerosi disegni sciolti che documentano la straordinaria fantasia inventiva del maestro e la varietà di stimoli culturali raccolti durante i viaggi a Roma, Firenze e Venezia.
Fino al 1506 Aspertini è attivo a Bologna in rapporti d’amicizia con collezionisti e intellettuali dello Studio; in seguito alla cacciata dei Bentivoglio si reca a Lucca dove decora la cappella di Sant’Agostino nella Chiesa di San Frediano. A partire dal secondo decennio del Cinquecento il pittore è protagonista della scena artistica bolognese, contrapponendo il suo estro e la sua eccentricità al classicismo raffaellesco che dominava il gusto della città dopo la conquista da parte della Chiesa.
Ampio è l’impegno nel cantiere di San Petronio: come scultore (Cristo sorretto da Nicodemo sul portale di destra) e pittore (la Pietà e Santi nella Cappella Marsili e le Ante dell’Organo).
Nel 1529 Amico lavora all’apparato effimero realizzato per l’ingresso a Bologna di Carlo V e Clemente VII e la sua attività prosegue fino al 1540 circa (affreschi nella Rocca Isolani di Minerbio).
Il pittore muore il 19 novembre 1552 e viene sepolto nella Chiesa carmelitana di San Martino.
Promosso da:
Comune di Bologna, Pinacoteca Nazionale di Bologna con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna, in collaborazione con la Società S.Cecilia Associazione Amici della Pinacoteca di Bologna
Data Inizio: 27/09/2008
Data Fine: 11/01/2009
Costo del biglietto: € 10
Riduzioni: €8 – €4
Prenotazione: Facoltativa
Prenotazione telefonica: Tel. 051 6368341
Città: Bologna
Luogo: Pinacoteca Nazionale
Proprietà: Statale
Indirizzo: via Belle Arti 56
Provincia: Bologna
Regione: Emilia Romagna
Orario: orario 9-19 chiuso lunedì
Telefono: 051 4209411
Fax: 051 251368
E-mail: spsae-bo@beniculturali.it
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