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Apertura caccia. Pratica inutile e dannosa alla societa’ e all’economia

di Vincenzo Donvito, presidente Aduc

Oltre 700.000 cacciatori dovrebbero da domani 21 settembre imbracciare i fucili e cominciare a sparare in quella mattanza stagionale che viene chiamata stagione venatoria. Per il ministero delle Politiche Agricole si tratta di una realta' economicamente importante per il nostro Paese (45 mila posti di lavoro, 3.900 nella sola produzione di armi e munizione).
Siamo nel 2008 e ancora dobbiamo vedere i campi invasi da queste persone che, per il solo fatto di avere un fucile in mano, hanno il diritto di violare la proprieta' privata ed entrare ovunque (art. 842 codice civile), calpestando anche il non calpestabile e rendendo di fatto insicure alcune zone. Una sorta di abdicazione del diritto di proprietà privata -che e' costituzionalmente protetto- di fronte a chi esercita la caccia, mentre lo stesso diritto rimane pieno di fronte a chi pratica ogni altra attivita', anche piu' rispondente all’evoluzione della cultura e del costume, come l’osservazione degli animali selvatici.
Fra qualche giorno, se non domani, leggeremo di quelli che si sono sparati fra di se', scambiandosi per lepri e cinghiali, come se gia' non ci bastassero tutti quelli che rimangono feriti e morti tutti i giorni sulle strade. Chi vive in campagna lo sa benissimo: dal 21 settembre la vita diventa un incubo e chi aveva scelto di vivere fuori dei centri urbani, si ritrova al centro di un campo di tiro, tra rumore e pericolo.
Se qualche cacciatore vi dira' che lui sostanzialmente va a caccia per farsi una camminata col proprio cane, non credetegli, vi sta prendendo in giro: si puo' fare una passeggiata, e la si fa meglio, senza fucile e senza sparare a tutto cio' che si muove.
Le motivazioni originarie della caccia (il procacciamento del cibo) non esistono piu', per cui oggi e' solo una pratica violenta contro natura e animali, dove, alla giustificazione economica del ministero, possiamo semplicemente dire che per quei miseri numeri che ci vengono presentati con grande enfasi, sarebbe tanto di guadagnato per tutti trovare altro da fargli fare.

Qui il disegno di legge contro il diritto di accesso dei cacciatori ai fondi privati dei senatori Donatella Poretti, Marco Perduca e Franca Chiaromonte: http://blog.donatellaporetti.it/?p=27

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