PAROLA D’ARTE e decadenza italiana

C. Giannotta

Carissime/i,

tante cose reali sono contenute nella Vostra sul tema “PAROLA D'ARTE” e devo prenderne parte, almeno per rendermi solidale!

Quanto si svolge a Venezia è il seguito di quanto si svolge ad Hollywood e viceversa. Un ponte, o un bell'arcobaleno illusorio, dove tutto deve apparire diverso di quella che è la realtà, anche perchè, se così non fosse, non ci sarebbe quello schiribizzo, o “Kick” in gergo straniero, per essere competitivi e, ovviamente, di parteciparvi.

Insomma voglio dire che l'apparenza di lustro c'è e che il seguito (la verità) può essere ben diverso e che potremmo saperlo soltanto da chi ha visto con occhi e toccato con mano; un problema però delicato e discreto che non oso toccare E poi…lasciamo perdere quali sono i mezzi e le strategie che occorrono per esserci dentro, con le tante e tante migliaia di registi/e e centinaia di migliaia di attori e attrici esistenti….

Passo alle Tv. che lavorano, tranquillamente e senza farsi scrupoli, coi nostri soldi (del canone impostoci), ma a circuito chiuso. A circuito chiuso vale a dire che prendono i film, i balletti, le canzoni, le musiche, i programmi, i documentari, le sceneggiature, ecc. ecc. che vogliono loro!

Si, anche qui, in effetti, è entrato il tarlo monopolistico, perchè in certi orari ci sono solo film, magari proprio quelli propostici da quelle fonti di cui prima con filoconduttori inclinanti e inquinanti di grande influenza, e perchè no anche politica, e non puoi guardare nulla di diverso che film. E poi, quando vogliono lanciare un personaggio (lasciamo perdere per quali interessi) lo fanno girare da studio in studio, come un birillo, facendoci il lavaggio al cervello. Lo stesso metodo, però, possono adottarlo quando incontrano un personaggio con vedute contrarie alle loro e con le notizie e immagini che secondo loro sono negative. Reportage o documentari di conflitti sociali, attentati, atti terroristici, guerre, ecc. ecc.

È proprio vero che in Italia c'è (anche nel governo) lo zampino e l'intenzione di voler ritornare al sistema del regime fascista (ho dato delle indicazioni in merito prima delle elezioni) e dobbiamo ora bocciare con determinazione quello che vorrebbero fare alcuni politici appoggiati da una parte dei cittadini: di far lavorare, soprattutto i giovani, con l'imposizione e di contrastarli, in caso di protesta, con la repressione di forza e di violenza, cancellando quelle forme civili conquistate dai nostri predecessori, dopo millenni di lavoro, anche di schiavitù e di sofferenza!

Questi “Signori”, che in veste galante rappresentano oggi l'Italia, si sono dimenticati di essere stati giovani e, di conseguenza, che una situazione tale non sarebbe piaciuta neppure a loro! O evidentemente, se loro una situazione tale l'hanno subita, di volersi riscattare facendo valere la formula “occhio per occhio e dente per dente” e col risultato negativo che la vita non debba essere mai diversa e mai più semplice e bella di quella già vissuta e di quella che stiamo attualmente vivendo!!!

Concludo ritornando al tema iniziale.

L'arte, quella vera, mi piace sottolinearlo, che ora sembra abbia fatto la fine di un mestiere appeso al chiodo, esiste ancora, come è sempre esistita, e sono più che certo che non morirà mai, se noi, con molta attenzione, gusto, scrupolosità e competenza, sapremo scoprirla, seguirla, incentivarla e discernerla dalla pseudo-arte!!!

Con i miei più cordiali e distinti saluti

C. Giannotta

PAROLA D'ARTE come quella da indiani.perche' una volta l'arte era

considerata la prima espressione per capire e cambiare il mondo, oggi e'

oramai ferma nei salotti e nei festini, fa da contorno e spesso e' inutile,

ripetitiva disordinata, alla ricerca di quel pubblico attratto dalla TV che

non legge un libro neanche sotto tortura che appende la sua lingua della

parola al calcio mercato.

IL CINEMA A VENEZIA sarebbe una idea, ma viene sporcato quando vedi gli

attori strisciare sulle passarelle, dire idiozie tremende che fanno

vergognare cuori prima di orecchie.ci vuole MONICELLI per sentire nuovamente

la verita', e deve continuare a dirla una persona di oltre novanta anni,

perche' i figli sono ciechi.e urla alle cataratte – L'ITALIA E' ALLA DERIVA

– L'ITALIA STA DIVENTANDO FASCISTA.

VOGLIO PARLARTI DI ARTE perche' c'e' una esposizione a ROMA il 15 settembre

al CAFFE' LETTERARIO di un certo massimo d'andrea che al contrario impone la

parola il silenzio la ricerca.

Quelli di MAX sono quadri politici, sono finestre sul mondo, e' gioia

pazzesca di vivere anche quando osserva, aprendola, gli ORRORI commessi da

una societa' spesso occidentale ma non solo.

QUALE ARTE parla di noi ? ci ha provato BOTERO dedicando una serie di quadri

alle torture di ABU GHRAIB – poi ho visto solo personaggi ambigui dettati da

critici legati ai poteri forti, squarciare animali per disegnare con il

sangue oppure indicare artisti che volevano esporre una persona che stava

morendo sul serio, come aveva fatto WENDERS nel film DELL'AMICO AMERICANO

dal titolo LAMPI SULL'ACQUA – nato pero' non per scandalizzare ma in un

rapporto cinematografico, cioe' un regista chiede all'altro di riprenderlo

nei suoi ultimi giorni, l'idea parte da chi muore non viceversa, diventando

creativita' non mercato.

INUTILE PENSARE di vederlo in tv…inutile pensare di poter vedere qualcosa

di buono in TV…noi paghiamo tutto l'anno il canone e dall'inizio estate ma

anche prima ci mandano solo strunzate, i giornalisti sono tutti in ferie,

trasmissioni dibattiti e politici sono azzerati…ma il prelevio alle nostre

misere casse lo fanno in base ad un anno senza sconto di tre mesi.

Mi piace pensare – quindi – che ci sia gente e amore che una mattina

viaggiando UNICI osservano GUERNICA e ricordano.

mi piace osservare l'idea di VAN GHOG .strafottersene dell'impressionismo e

del puntinismo, che tecnicamente erano validissimi ma logicamente in linea

al brodo borghese, e raccontare i mangiatori di patate, incazzarsi con

GAUGUIN per avergli rubato l'amore di una prostituta e tagliarsi l'orecchio

al posto del pene.passioni vere, come quelle degli ESPRESSIONISTI, banditi

dalla germania nazista, di GROSZ, braccato perche' raccontava quegli orrori

avvertendo il mondo piegato e pauroso.

DI TUTTA QUELL'ARTE e di tanta altra oggi non rimane che uno straccio di

memoria, e MAX riprende con tecnica tremenda a discutere di quanto viviamo,

a rifiutare spazi sdoganati da chi ha inventato la TRANSAVANGUARDIA a suon

di miliardi, di critici che sono rimasti legati al FUTURISMO . non quello

russo ma quello italiano, di questa nostra penisola fatta di cervelletti e

finta comunicazione.

MAX CI RACCONTA ci sventra, non si appella a un finto artista che fa i piu'

brutti graffiti del mondo sui muri inglesi, e che stravende perche'

piacciono ai salotti degli attori americani, MAX si appella a noi, alle

nuove generazioni, trova riflessioni per soluzioni, non chiede lavora, non

odia sospira, ci indica che bisogna vivere , si oppone alle guerre, cerca la

verita' delle stragi, ricorda , contamina in quadri finestre che non sono

fotografie non sono pittura, ne computer grafica, ma tre pagine diario in

una sola ricerca e in quella dimostra di essere nel nostro mondo.

Fanculo quindi ai salotti, alla TV, alle mezze tacche che fanno la fila

leccando e spesso pagando per appendere il proprio commercio nel commercio.

max taglia tutto.

i suoi insegnanti, dal grande grandissimo vasco bendini, all'accardi –

scialoja – emilio vedova, gli hanno comunicato altro, ognuno qualcosa di

UMANO, bastava ascoltare per crescere, bastava attendere per comprendere,

anche se l'artista non somiglia a nessuno di questi riuscendo ad essere se

stesso.

INSOMMA vi invito a spegnere quelle fottute TV, uscite una volta tanto da

casa, lasciate perdere il mercato del calcio che tanto vi ottura la mente,

non e' un caso che ora e' in CHIARO – abbiamo pagato silvio berlusconi e le

spese per ronaldigno e quale droga migliora per non far pensare ai problemi

reali ?….sollevate a fatica le chiappe a forma di sedia, e il 15 SETTEMBRE

andate a posarle all'esposizione.gustando questa mostra dai quadri

sconvolgenti, torniamo a riflettere torniamo ALL'ARTE, torniamo alle nostre

passioni evitando ORRORI.

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