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Fiera del levantre di Bari

PUGLIA E SUD AUSTRALIA PIÙ VICINE

BARI- Scambi commerciali, collaborazioni tra le Università, borse di studio, progetti di ricerca congiunti. Si intensifica il rapporto tra Regione Puglia e Sud Australia nato da un Protocollo d’Intesa firmato nel maggio del 2007 dal Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il Premier del Sud Australia, Mike Rann e proseguito con la Lettera di Intenti firmata a febbraio di quest’anno ad Adelaide tra i due Governi.
La terza tappa della collaborazione tra i due Stati è stata raggiunta questa mattina, 15 settembre, alla Fiera del Levante di Bari nel corso del Seminario “Puglia – Sud Australia: presentazione delle opportunità di collaborazione”, che si è svolto nel padiglione istituzionale della Regione Puglia.
All’incontro, organizzato dagli Assessorati allo Sviluppo Economico e al Lavoro, hanno preso parte il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica della Regione Puglia, Sandro Frisullo, l’Assessore al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Marco Barbieri, il Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-australiana di Adelaide, Teodoro Spiniello, il Governatore dello Stato del Sud Australia, Kevin Scarce, l’Ambasciatrice d’Australia in Italia dell’Ambasciata di Roma, Amanda Vanstone e il Consigliere del Premier del Sud Australia per la Formazione Internazionale, Paula Nagel.
Ha aperto i lavori Sandro Frisullo, che ha affermato: “L’Italia è al 12° posto tra i partner commerciali dell’Australia: 2 miliardi e 700 milioni di euro i dati riguardanti l’export e 1 miliardo e 300 milioni quelli relativi all’import. La Puglia con un interscambio di 400 milioni occupa uno spazio significativo in diversi settori merceologici: apparecchiature elettriche, prodotti chimici, tessile, abbigliamento e calzature per quanto riguarda l’export, e materiali siderurgici, ferrosi di cava e di miniera per l’import”.
“Il confronto tra la Puglia e il Sud Australia – continua Frisullo – ha alle spalle una storia intensa di scambi e di cooperazione che sono apprezzabili per serietà. Tra le delegazioni pugliesi ed australiane si è creata una grande affinità che ha permesso l’attuazione di alcuni progetti. Ci sono tutte le condizioni per dare continuità a questi rapporti”.
“Anche a livello universitario – spiega il Vice Presidente della Regione – la collaborazione tra la Puglia e il Sud Australia si è rivelata molto proficua. L’università ha un ruolo fondamentale e in questi anni la Puglia ha guadagnato una posizione di rilievo nel contesto sia nazionale che internazionale. Vogliamo continuare ad investire sui cervelli dei nostri giovani e sul loro talento. Anche nel settore delle fonti rinnovabili, dove la nostra regione è leader nell’eolico e nel fotovoltaico, ci proponiamo di vincere la sfida dell’internazionalizzazione”.
Il Governatore dello Stato del Sud Australia, Kevin Scarce, esprime la sua soddisfazione per i risultati raggiunti fino ad ora: “La distanza che ci separa avrebbe potuto creare dei problemi ma così non è stato. Ora vogliamo rafforzare i rapporti tra la Puglia e il Sud Australia”.
Il Governatore dello Stato del Sud Australia elenca i progetti di ricerca congiunti che hanno riguardato la bonifica idrica; le strategie per ridurre aspetti riguardanti la fermentazione delle acque e i rischi che ne derivano; l’acquacoltura integrata; le risposte fattore di stress del grano duro; il progetto per il futuro dei trasporti. A questi progetti sono stati destinati fino ad ora 300 mila dollari australiani.
“A inizio dicembre – sottolinea Scarce – sarà comunicato l’importo dei nuovi fondi che verranno erogati, e che dovrebbe aggirarsi attorno ai 100mila dollari australiani”.
In seguito alla missione di febbraio, grazie agli accordi raggiunti con la Camera di Commercio Italiana in Sud Australia, sono stati istituiti 5 Desk Puglia nelle principali città australiane per accompagnare e sostenere le imprese pugliesi interessate a penetrare quel mercato.
Il Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-australiana di Adelaide, Teodoro Spiniello sottolinea che “l’Australia nonostante le dimensioni ridotte del mercato rappresenta un partner di primo piano per l’Italia: si tratta infatti del terzo Paese di destinazione delle merci italiane nella regione dell’Asia/Oceania. Mentre in passato le esportazioni italiane in Australia erano concentrate nei settori tradizionali del Made in Italy come l’agroalimentare e la moda, oggi l’attenzione cade maggiormente su beni strumentali quali macchinari e mezzi di trasporto”.
L’Ambasciatrice d’Australia in Italia, Amanda Vanstone, mette in risalto l’importanza di queste iniziative nei rapporti tra i due Paesi. “Oggi la distanza geografica non è più un problema infatti gli istituti di ricerca e le università australiane e pugliesi collaborano – commenta – condividendo esperienze da cui si traggono benefici che si protrarranno per lungo tempo”.
L’Assessore al Lavoro, Cooperazione e Formazione Professionale, Marco Barbieri, che prese parte alla firma della Lettera di intenti che fu siglata a febbraio, oggi dichiara: “da un anno a questa parte è stato fatto un intenso lavoro che si è tradotto nei risultati che molti di voi hanno potuto vedere. A differenza di quanto accade solitamente questo rapporto non è nutrito solo di legami storici affettivi ma è fatto anche di iniziative concrete per seguire un percorso di sviluppo. Dopo l’accordo firmato nello scorso febbraio sono stati definiti i progetti di ricerca congiunti tra Università e Istituti pugliesi e australiani che potranno partire grazie al finanziamento del Sud Australia”.
“Il mese prossimo – prosegue – sarà pubblicato il bando della Regione Puglia finalizzato a finanziare borse di studio per i nostri laureati che così avranno la possibilità di andare a studiare in Sud Australia. Dal canto nostro ci siamo ripromessi di portare avanti questo progetto a piccoli passi per dare una reale concretezza a questa collaborazione, anche grazie al supporto tecnico fornito dall’ARTI. Voglio comunque ribadire la nostra disponibilità ad aumentare il finanziamento per far si che anche i progetti che non sono stati inseriti nel primo elenco possano comunque prendere vita”

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