La manifestazione JazzMuto

La manifestazione JazzMuto, prodotta da Cinemobile, si svolge nell'ambito dell'Estate Romana ed è promossa e sostenuta dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, dall'Assessorato alla Cultura, alla Spettacolo e allo Sport della Regione Lazio e dal XVII Municipio del Comune di Roma. Per tre sere consecutive, da venerdì 12 a domenica 14 settembre, il favoloso cinema muto e il jazz dei più grandi maestri della scena italiana si ritrovano nella meravigliosa arena naturale dei giardini di Castel Sant'Angelo per la seconda edizione di JazzMuto, ideata e realizzata da Roberto Torelli, Stefania Pieri e Simona Polvani, con la consulenza cinematografica di Paolo Luciani e Cristina Torelli, il coordinamento musicale di Paola Pinchera e la consulenza musicale di Rita Marcotulli. Hanno collaborato alla realizzazione di JazzMuto: il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, la Cineteca di Bologna, la Cineteca D.W. Griffith, la Cineteca Lucana, la Fondazione Museo Storico del Trentino, Suono Interiore, Associazione Rinascimento.Quest'anno, dopo la prima edizione dedicata alle comiche, JazzMuto, nel 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo, aderisce alla campagna di promozione dei diritti umani “Human Rights Day 2008” che si svolge in tutta Italia sotto l'egida delle Nazioni Unite con la partecipazione di centinaia di organizzazioni e migliaia di volontari

( www.hrd2008.org ), dedicando il programma cinematografico alle tematiche e ai valori alla Dichiarazione. I legami tra Diritti Umani, cinema muto e jazz sono forti e diretti.
In poco più di 30 anni, il cinema muto delle origini riuscì a incidere fortemente sugli usi e costumi dell'umanità, generando cultura, creando luoghi di aggregazione sociale, offrendo sogni e formando coscienze. Proprio negli anni in cui il cinema si sviluppava come arte (e non ancora o non del tutto come industria) crescevano gli uomini e le donne che avrebbero portato avanti ideali e valori trascritti nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Il cinema muto è stato un fenomeno “politicamente e socialmente dirompente”, ha accomunato per decenni popolazioni di tutti i continenti creando un “linguaggio muto” comprensibile a tutti, una forma di comunicazione universale che non ha pari nella storia dell'umanità, un cinema che “parlava” a un pubblico composto in maggioranza da analfabeti, da contadini, operai e immigrati oppressi da condizioni di miseria estrema. Nello sperimentare ogni tipo di rappresentazione il cinema muto e in particolare alcuni grandi registi, tra i quali Chaplin,Griffith, Ejzenstejn, Dreyer, Murnau, hanno denunciato la mancanza di diritti e le miserie dell'umanità. Ciò che raccontavano quei film, lo vediamo ancora attorno a noi.

Cordiali saluti

Maura Crudeli
320 4514843
Coordinatrice Campagna Human rights Day 2008
www.hrd2008.org

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