Comitato “Cittadini Attivi” Bernalda-Metaponto (MT)

COMMISSIONE DI VIGILANZA
PER LA DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA

Al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Al Presidente del Senato Renato Schifani
Al Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini

Lettera aperta

Appello alle Alte Cariche in difesa delle risorse dello Stato, della libertà di espressione, dei valori e dei principi morali della Costituzione

Signor Presidente della Repubblica,
Signor Presidente del Senato,
Signor Presidente della Camera dei Deputati

Come è noto la scrivente “Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa”, organo di coordinamento politico-sociale del Comitato “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, istituita in occasione delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008, si è insediata in data 22 febbraio ’08 con un proprio regolamento a suo tempo notificato al Presidente della Repubblica, al Ministro degli Interni, al Prefetto di Matera.
Pur non ricevendo alcuna comunicazione di approvazione istituzionale o legittimativa in tal senso, la Commissione ha tuttavia ottemperato ad alcuni compiti fondamentali di riferimento politico-sociale, se pur limitati per gli effetti di tale mancato riconoscimento. In particolare, nel corso del suo esercizio istitutivo, ha amplificato con ogni mezzo comunicativo a sua disposizione, ricevendo per ciò il plauso dei cittadini, diverse rivendicazioni sociali di carattere collettivo, espressione di ogni componente elettorale, astensionistica inclusa.
I comunicati emanati hanno riguardato prevalentemente la distorsione dell’utilizzo di molteplici sondaggi elettorali usati non tanto per fini cognitivi ma quale formidabile strumento mediatico di condizionamento elettorale, in favore di compagini e schieramenti maggiormente rappresentativi; (tacendo però sui flussi di disaffezione o astensione politica dei cittadini, sugli indici di accettazione dei sondaggi da parte degli utenti contattati, o in molti casi evitando direttamente l’evidenziazione della volontà riferibile agli stessi astensionisti).
Ha inoltre denunciato all’opinione pubblica l’annosa questione mediatica, verificatasi soprattutto nei circuiti dei mass media nazionali, relativa ad una carenza di informazione che ha riguardato soprattutto la componente astensionistica dell’elettorato.
Anche l’astensione è un’espressione! Riferibile ai cittadini della Repubblica nella stessa misura delle loro volontà esprimibili, e garantita dai principi fondamentali della nostra Costituzione.
Anche coloro che non si rivedono in nessuna delle compagini elettorali presenti, hanno diritto a lanciare i loro proclami pretendendo analoga visibilità, soprattutto nel caso di elezioni politiche.
Come altresì noto, per l’esperienza diretta fin qui vissuta nel corso invece di campagne referendarie, i partiti giocano ruoli assai diversi non disdegnando, secondo le proprie logiche e convenienze, di lanciare proclami o campagne astensionistiche su svariati temi referendari, e a quel punto diverso è il trattamento loro riservato dai mass media nazionali!
Altra questione è stata inoltre ripetutamente sollevata sul problema del rimborso elettorale: malgrado l’espressione referendaria in passato abbia abolito per i partiti la possibilità di finanziamento pubblico, le leggi succedutesi lo hanno di fatto reimpiantato. Sotto la dicitura “rimborso elettorale”, è stato infatti consentito il rifinanziamento di quelle attività precedentemente respinte, in misura addirittura maggiore. Autorevoli testate giornalistiche e siti internet italiani e stranieri hanno inoltre reso pubblico ed evidenziato un effettivo sovradimensionamento delle spese realmente sostenute dalle singole compagini elettorali, sulla base di quanto documentato ai fini del rimborso, al punto che l’onere delle risorse beneficiate dai partiti sopra la soglia dell’uno per cento, sarebbe frequentemente “gonfiato” oltremisura. Tale pratica, non propriamente corretta sia da un punto di vista etico che morale, né tantomeno da un punto di vista di puntuale osservanza dei principi e degli ordinamenti giuridici, potrebbe richiedere Vostre adeguate ed autorevoli indagini volte a mettere in luce tale pratica scaltra e abnorme.
Vi segnaliamo infine che sia alla Camera dei Deputati che al Senato è stato registrato un numero di svariati milioni di astensioni, includendo in tale voce le quote di elettori che hanno disertato le urne, o che hanno espresso schede bianche o nulle (in una percentuale complessiva valutata in circa il 20% dell’intero corpo elettorale). Questo esito ha determinato la costituzione di un grosso ammontare di fondi che, proprio in virtù della volontà di non votare, non può divenire proprietà di nessuno e nel caso specifico non può essere compiuta alcuna “fagocitosi” da parte di nessun altro organismo “più forte”! In diverse altre occasioni abbiamo infatti ribadito che i fondi attribuibili al non-voto dei cittadini debbano rimanere nella disponibilità finanziaria dello Stato, o in subordine essere destinati alle classi meno abbienti o a chi non ce la fa più ad arrivare alla fine del mese, e non suddivisi fra coloro che hanno superato la quota di sbarramento suddetto, anche perché essi già beneficiano di altre più cospicue quote di rimborso. Se infatti ipoteticamente quegli elettori avessero votato per altro partito o coalizione, allora sì sarebbe stato giusto ripartire i fondi a tali legittimi destinatari, ma che comunque, anche in quel caso, non sarebbero potuti essere utilizzati da chi invece oggi indebitamente se ne appropria.

Signor Presidente della Repubblica,
Signor Presidente del Senato,
Signor Presidente della Camera dei Deputati

Fate in modo, a seguito di questo appello, che tali consuetudini possano cessare, anche a mezzo di adeguate riforme di legge. Date un segnale ai nostri cittadini che Istituzioni e Partiti hanno veramente a cuore le sorti e il destino di questa nostra Beneamata Repubblica.
Bernalda, 6 settembre 2008
Con i più rispettosi Ossequi,
la Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa
del Comitato “Cittadini Attivi”di Bernalda e Metaponto
(P. Tamburrano, D. Fuina, A. Forcillo, A. Prete,
G. Ippedico, C. Zito, D. Fai, M. Manolio)

www.cittadiniattivibernalda.it
e-mail coordinamento direttivo: forcillotoni@alice.it

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