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Indulto: lacrime di coccodrillo

Il Ministro Alfano

L'indulto si avvia a non avere più padri responsabili. Perfino il ministro Alfano, dopo averlo votato insieme con Forza Italia che ne è stata la più accanita sostenitrice, si dice pentito ed ora piange lacrime di coccodrillo. Egli viene dopo altri illustri pentiti, da Amato, Fassino a D'Alema, ma mai un esponente di alto rango di FI si era pronunciato in tale direzione.

L'affermazione è importante perché proviene da un partito dedito al più bieco perdonismo ed al condonismo, come dimostrano le 26 leggi clemenziali prodotte nella legislatura presieduta da Berlusconi in ogni materia, fiscale ed ambientale, penale e finanziaria.

Siccome non credo ad un radicale pentimento culturale in materia, debbo pensare che sia un altro il motivo del pentimento: forse respingere la responsabilità per carceri di nuovo piene a poca distanza dall'indulto, come Italia dei Valori aveva ampiamente denunciato in occasione del fiero ostruzionismo contro quella legge, iniqua e detestata da due terzi dell'opinione pubblica. Troppo comodo piangere sul latte versato.

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