In passato, durante il suo incarico apostolico, in occasione delle elezioni amministrative, il Cardinale Martini ha rivolto un invito ai candidati sindaco sostenendo la propria “mentalità progettuale” per un futuro dei contesti urbani a misura d'uomo, per una più alta qualità della vita. Il malessere delle città ha cancellato l'originaria vocazione urbana delle architetture rinascimentali. Il tessuto cittadino ha perso le caratteristiche fondamentali di luogo di aggregazione e dialogo come avveniva nelle agorà e negli stoà delle poleis greche.
Nelle grandi aree urbane, il territorio risulta simile ad un soggetto psicotico perchè frammentato, alienato da relazioni umane e incapace di comunicare e progettare. Di conseguenza si connota, come intervento indispensabile, la ricostruzione dell'unità e dell'identità territoriale. Oggi la realtà presenta un forte rischio di standardizzazione ed omologazione delle strutture metropolitane. Occorre scoprire una nuova identità di paesaggio, valorizzando le tracce del passato, forse unica soluzione per ricreare un rapporto positivo tra uomo e ambiente. Il senso di comunità e appartenenza ad uno specifico territorio, corrisponde alla percezione che ogni singolo ha della propria identità, senza la cui consapevolezza, gli individui vivono nel malessere, nel disagio perchè le varie realtà collettive sono disgregate. La comunità deve farsi promotrice di un miglioramento urbanistico e quindi esistenziale. La base sociale, le associazioni, costituiscono forze in grado di sensibilizzare ed educare, producendo valori assimilabili dalle gerarchie istituzionali, perchè queste siano all'altezza delle proprie responsabilità, creando condizioni di vivibilità urbana in cui anche le singole agenzie educative (scuola, famiglia, associazionismo) possano esprimere la loro efficacia. La presenza associazionistica, costituisce un fattore propulsivo per la collettività, in grado di trasmettere quella positività umana che solo un lavoro sotterraneo, umile, privo di protagonismi può offrire, creando ambiti e proposte di intervento intesi al coinvolgimento collettivo. Come sostiene il Cardinale Martini:” La dottrina sociale cristiana propone un progetto di società molto alto. Il mio sogno è rivolto al bene comune, alle condizioni che permettono lo sviluppo umano di tutti i componenti la società civile” (da “Il Cittadino” di Monza).
