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“Dare finalmente un contratto nuovo ai docenti italiani all’estero”

Interrogazione parlamentare di Laura Garavini

„Alla soglia del nuovo anno scolastico i docenti ed insegnanti italiani all’estero sono ancora senza contratto. Chiediamo al Governo di avviare immediatamente le trattative per evitare ricadute sull’avvio delle lezioni in settembre con grave danno per migliaia di studenti italiani all’estero”. È questo che chiede l’on. Laura Garavini (PD) in una interrogazione parlamentare insieme ai deputati Bucchino, Farina, Fedi, Narducci e Porta. Il mancante contratto secondo i parlamentari PD eletti nella circoscrizione Estero rischia “di determinare serie disfunzioni ai corsi di lingua e cultura italiana”.

La Garavini e gli altri deputati ricordano che le parti firmatarie del Contratto Nazionale del Comparto scuola, sottoscritto il 29 novembre 2007, hanno concordato di rinviare ad una specifica sequenza contrattuale le modifiche per il personale della scuola in servizio nelle istituzioni scolastiche italiane all’estero. “E’ scritto nero su bianco che tale sequenza deve venire sottoscritta entro e non oltre tre mesi dall’entrata in vigore del Contratto Nazionale. Invece oggi, dopo otto mesi, non è ancora successo niente. Le parti firmatarie non sono state neanche convocate per l’avvio della trattativa per il personale della scuola in servizio all’estero”, critica Laura Garavini.

La deputata eletta nella circoscrizione Estero chiede al Governo “di impegnarsi per garantire al più presto un nuovo contratto per i docenti ed insegnanti all’estero che con il loro impegno quotidiano danno un servizio importante a migliaia di studenti italiani nel mondo”. Le disposizioni contrattuali in vigore per i docenti italiani all’estero risalgono agli anni ’90. C’è bisogno di profonde modifiche, dicono la Garavini e gli altri deputati del PD, “riguardo alla piena applicazione dei diritti ai docenti all’estero, la loro selezione e la loro destinazione così come l’attuazione dell’autonomia didattica, organizzativa ed economica alle scuole italiane all’estero”.

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