Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Sull’assegno sociale sono gravi le responsabilità  del Governo

Sull’assegno sociale sono gravi le responsabilità del Governo che conferma le proprie intenzioni negative e discriminatorie nei confronti di immigrati ed italiani all’estero

Una finanziaria approvata in 9 minuti e mezzo in Consiglio dei Ministri, forzata attraverso un lavoro di Commissione che ha causato due disastri ammessi e riconosciuti dalla maggioranza – l’emendamento sui precari e quello sull’assegno sociale – fino al maxiemendamento con la fiducia che ha bloccato il Parlamento e quindi reso impossibile modifiche: ecco ciò che un pessimo governo ha fatto fare ad una pessima maggioranza. Danni particolari nel contesto di un danno collettivo. Sull’assegno sociale il Governo ha inteso unicamente emendare la parte relativa al reddito ma permane la condizione legata alla residenza: in sostanza, oltre alla cittadinanza italiana, alla residenza in Italia al momento della domanda, alla non portabilità dell’assegno – che non è esportabile – ed alle condizioni di reddito da non superare, sarà necessario poter far valere dieci anni di residenza legale in Italia per accedere all’assegno sociale. Modifica questa che non solo perpetua nel testo del decreto 112, la finanziaria breve introdotta da Tremonti, una discriminazione inaccettabile per i lavoratori extracomunitari che debbono invece godere di pari diritti e doveri. La norma anche emendata, inoltre, di fatto discrimina anche i cittadini italiani residenti all’estero ove decidessero di rientrare nel territorio italiano a causa delle situazioni di indigenza presenti in molti paesi di emigrazione.

Exit mobile version