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TAGLI PUBBLICI: RAGIONIAMO !

Ho votato il decreto di contenimento della spesa pubblica e lo approvo incondizionatamente per gli scopi e le linee generali, ma – fatto il decreto – occhio a non creare assurdità. Per esempio è giusto incentivare i dipendenti pubblici che lavorano sul serio, ma non si può non considerare che già oggi in alcuni comparti (come all’INPS, INAIL, INPDAP e all’Agenzia delle Entrate) buona parte dello stipendio è già legato alla produttività del singolo e viene controllata anche informaticamente su numero e qualità delle pratiche svolte. Tagliare allora questa parte di retribuzione è andare al contrario della logica quando – semmai – sono da togliere quegli incentivi uguali per tutti che non hanno più senso proprio perché non premiano i migliori. Alla stessa stregua lo stipendio dei dirigenti deve essere legato a soluzioni da loro stessi proposte per migliorare i servizi e contenere i costi delle strutture loro affidate. Così come vanno premiati quei dipendenti pubblici che propongono soluzioni, innovazioni, semplificazioni. Responsabilizziamo le persone capaci, ed i risultati verranno!

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