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Educazione Civica ? non basta il 7 in condotta per sfornare dei buoni cittadini

Il legislatore tente sempre a riparare invece di analizzare e colpire le cause a monte!

E’ un dovere dello Stato “istituzionalizzare” i giovani sin dall’ infanzia per ottenerne dei buoni cittadini. Resta un piccolo problema, come la mettiamo con la Costituzione ? Quando il giovane nuovo cittadino scopre che l’ articolo terzo sancisce come diritto: “ la pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge”. Cosa ne penserebbe il ragazzino Rom appena inserito ( miracolosamente ) in una scuola e si sentira’ discriminato perche’ ritenuto “ diverso” guardandosi il nero sulle dita? Oppure lo stesso ragazzino italiano di origini indigenti perche’ si vede venir meno “le eguali opportunita’, poiche’ il padre non si puo’ permettere di comprargli i libri necessari?

Se la Costituzione e’ rimasta per oltre 60 anni fuori dai banchi della scuola ci sara’ pure stato un motivo ?

Specialmente dopo gli ultimi cambiamenti istituzionali apportatati senza tener conto della Costituzione, come nel caso specifico del Lodo Alfano. Quale parere ci fara’ il nuovo cittadino, quando scopre che basta entrare in politica per vaccinarsi contro impunita’? Gia’ a questo punto dello scenario ne verra’ fuori che il 7 in condotta e la bocciatura se lo beccano i legislatori ! Il principio politico millenario di dare un colpo all cerco ed uno alla botte, sara’ seriamente messo in discussione.

Il voto in condotta non e’ nuovo , e chi come me andava a scuola negli anni 50 / 60 e via salendo, ne sa qualcosa. Io ricordo molti 7 in condotta, non sono mai stato un alunno modello Una volta anche il non frequentare la chiesa comportava un pessimo voto in condotta! Un sistema ricattorio di giudicare l’alunno e potrebbe in futuro verificarsi un vero e proprio fallimento. Bisogrerebbe invece concentrarsi di piu’ verso una formazione civica basata esclusivamente sui diritti / doveri, non mandiamo i nostri figli a scuola per essere puniti o “indottrinati” ma, per prepararli ad essere dei buoni cittadini del domani e come si dice per la carita’, la formazione dei nostri giovani, ad una civile convivenza e al rispetto delle istituzioni , incomincia a casa propria; dai “genitori”. Il legislatore tende sempre a riparare invece di analizzare e colpire le cause a monte e, il ripristino del voto in condotta non e’ l’ alternativa. Indossando nuovamente i panni dell’alunno, ricordo che all’epoca , parola di eterno alunno, un buon 80% dei “maestri” inclusi i preti, se giudicati indipendentemente sarebbero tutti stati bocciati in condotta; lo stesso principio valeva e vale per i politici. Per coloro che con queste nuove misure credono di abbattere o ridurre il “bullismo“ , tutti sappiamo che questo avviene per la maggior parte dei casi fuori dalle aule e provarlo e cosa alquanto difficile, basterebbe semplicemente posizionare dei “militari” ( parlando di sicurezza e deterrenza ) davanti ai cancelli delle scuole, nelle ore di inzio e fine lezioni.

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