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LA STORIA SECONDO OSCAR LUIGI SCALFARO

Il 22 luglio 1944, ben 50 persone innocenti morirono nella chiesa di San Miniato (Firenze) per una granata americana che esplose tra la folla, lì radunata dai tedeschi in ritirata. Si parlò a lungo di eccidio nazista, ma la ricostruzione storica non lascia da tempo più dubbi. Nella chiesa, però, c’è tuttora una lapide a ricordo del “gelido eccidio perpetrato dai tedeschi…” che non ha più ragion d’essere e si trattava quindi di venirne fuori in qualche modo. Perfetta la trovata di S.E. l’On. Sen. (a vita) Oscar Luigi Scalfaro, presidente Emerito della Repubblica Italiana che – nella Sua alta veste di “Presidente dell’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia” (carica meritatissima, infatti nel 1944 Scalfaro Oscar Luigi era giudice a Novara ed emetteva sentenze per la Repubblica Sociale Italiana…) ha sentenziato che “Avendo avuto i tedeschi la responsabilità della guerra, gli stessi devono essere considerati comunque i responsabili ultimi anche della strage di San Miniato”. Così – come informava ironicamente il Corriere della Sera mercoledì scorso – la lapide è rimasta tranquillamente al suo posto. Nuovo, supremo esempio di coraggio e coerenza scalfariana, nonché fulgido episodio di serietà di lettura della storia patria.

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