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Il MAIE vota si al Trattato di Lisbona

Si del MAIE al Senato (Sen. Mirella Giai) e alla III Commissione Affari Esteri della Camera (On.Ricardo MERLO) alla ratifica del Trattato di Lisbona.

“Il MAIE appoggia, seguendo il suo spirito europeista ed umanista, il disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato sottoscritto a Lisbona il 13 dicembre 2007 “(che modifica il Trattato sull'Unione europea e il Trattato che istituisce la Comunita' europea n.d.r.).Così ha dichiarato il Presidente del Movimento Associativo Italiani all'Estero, che ha proseguito:”Ma non posso fare a meno di sottolineare le contraddizioni in cui cade la politica governativa, proprio in questo momento storico dellÂ’approvazione di un documento così significativo.”

“All'indomani del varo del Parlamento del “pacchetto sicurezza” – ha spiegato l'on. Ricardo Merlo – con norme che discriminano fortemente gli immigrati soprattutto extracomunitari, e del decreto che ha introdotto l'immunità per le alte cariche dello Stato, che ha fatto passare il principio che in Italia esiste un gruppo di persone, anche se solo temporaneamente, al di sopra della legge, mi sembra paradossale la coincidenza temporale di tali politiche con lÂ’ adesione al trattato di Lisbona, nel cui Preambolo si fa chiaro riferimento a quelle comuni “..eredità religiose e umanistiche dell'Europa, da cui si sono sviluppati i valori universali dei diritti inviolabili e inalienabili della persona, della libertà, della democrazia, dell'uguaglianza e dello Stato di diritto.”

Mi chiedo se si possa continuare a seguire una politica così strabica, con un occhio che guarda al futuro, e all'Europa con i suoi elevati principi ispiratori, e con l'altro che guarda a provvedimenti che portano l'Italia, secondo noi, indietro nel passato.

Il processo di integrazione europea auspicato anche dal Ministro Franco Frattini – ha, poi, concluso lÂ’on. Merlo – non può rimanere una mera dichiarazione di principi astratti, ma, secondo il MAIE, deve tramutarsi nellÂ’ impegno istituzionale prioritario a rispettare e difendere, ovunque, i diritti inalienabili della persona, della libertà e dell'eguaglianza.''

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