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Berlusconi IV ha ripulito Napoli, I Verdi eleggono la Francescato. Il Pdci forse riconferma Diliberto. E Storace forse entra nel PdL

Ad una settimana da P.za Navona l’Italia cerca una opposizione

Berlusconi IV, raggiante, annuncia a Napoli ed al mondo, dai televisori, analogici e satellitari, dalle radio e dai giornali che ha mantenuto la promessa: Napoli non ha più immondizia per le strade.
Poi ha inviato una lettera aperta a tutti i sindaci della Campania. “La condizione di ordine e di pulizia che abbiamo raggiunto deve essere mantenuta – scrive il premier Berlusconi- con la collaborazione dei Comuni che sono e restano responsabili della raccolta quotidiana e della raccolta differenziata dei rifiuti”.

Il governo è disponibile ad affrontare con ogni mezzo “situazioni di eccezionalità”, si legge, ma non potrà più “accettare pressappochismo nella gestione dei rifiuti”. Vitale sarà “la collaborazione dei sindaci anche nei prossimi mesi”.

Dopo aver sentito il ministro Tremonti, sostenere che non avremmo un autunno caldo, perché “non c’è nulla da chiedere, non ci sono risorse economiche”, e guardando il costo della benzina e del gasolio ed i nostri conti bancari rimane una sensazione di povertà. Come venerdì sera al Tg7 su Raiuno il direttore Feltri ha ben precisato: “guadagnavo 30 milioni di lire al mese e mi sentivo anzi ero ricco, oggi guadagno 15 mila euro, certo non dico che non arrivo alla quarta settimana, ma certamente non mi sento ricco”. E certo se con 15 mila euro al mese, non si sente più ricco Feltri, mi domando il pensionato che con un milione di lire, non era ricco, ma alla quarta settimana ci arrivava comodamente, con tanto di pizza dalla “Bella Napoli, che ce n’è una in tutti i paesi d’Italia, ed oggi con 500 € alla quarta non ci arriva davvero.

O come si deve sentire il docente delle medie inferiori o superiori che si voglia, con il suo stipendio o tutta la sana società medio borghese con case al mare ed ai monti (questi i tenori di vita degli anni 70 – 80 grazie ai governi a guida DC e all’opposizione costruttiva del PCI) che oggi non solo non arrivano alla quarta settimana, ma non possono sposarsi, separarsi, fare una vita dignitosa, essendo entrati nella nuova povertà, che dilaga in quest’Italia, dove l’opposizione che scende in piazza, invece di contrastare il governo e le altri opposizioni, con proposte sull’ambiente, sull’economia, sulla giustizia, sulla sicurezza, si perde in sterili ed inutili quanto dannosi disquisizioni su fellatio, ma insomma de fellationibus non disputandum est.

Ai cittadini italiani interessa poter riavere un normale tenore di vita e qualunque sia lo stipendio arrivare con serenità alla fine del mese.

L’Italia ha bisogno di una politica di solidarietà, di leggi elettorali che ridiano potere a i cittadini di eleggere o non eleggere i candidati. Anzi i cittadini vogliono determinare pure i candidati attraverso le primarie aperte e per legge.

Di proposte per una raccolta differenziata nelle nostre città, di raggiungere lo standard europeo (40% della raccolta) al più presto. Di salvaguardare la nostra salute, eliminando inceneritori, di una politica ambientale che rispetti l’uomo e l’ambiente, di politiche energetiche alternative al petrolio ed al nucleare.

Di dare ascolto, alle parole di Benedetto XVI sull’ambiente sulla solidarietà e non solo chiedere voti al mondo cattolico, e poi non attuare nulla di cattolico in questa società o peggio denigrare gratuitamente senza comprendere, che si insulta milioni di individui.

Ma forse non avendo più nulla da buttare, il problema rifiuti lo risolviamo alla fonte? (www.agoramagazine.it)

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