Sono stato nominatoil 18 scorso componente del nuovo esecutivo politico nazionale di AN, l’organismo (23 membri) che dovrebbe gestire la “migrazione” di Alleanza Nazionale verso il PDL. Ringrazio Ignazio La Russa per la fiducia che mi dimostra, ma non nascondo una certa preoccupazione perché – come sanno bene i lettori de IL PUNTO – se da una parte sono assolutamente favorevole alla nascita di questo nuovo soggetto politico, non mi nascondo anche le difficoltà tecniche ed organizzative, ma soprattutto i “contenuti” che devono accompagnare la nascita del nuovo partito e che ne devono essere e restare la spina dorsale. Posso solo lealmente assicurare ai miei lettori (ed elettori) il mio impegno per svolgere bene questo compito sia in Italia che per i nostri circoli all’estero, che in qualche maniera vado a rappresentare. Ma servirà anche molta obbiettività, perché sogno un partito profondamente radicato tra gli italiani e non imposto o scelto dall’alto in un momento in cui tutto è visibilità sui media e meno spazio viene dato alla sostanza. Prudenza, quindi, ma allo stesso modo nessun preconcetto negativo nella speranza – come già avvenne per me nel 1994, quando organizzai il congresso di Fiuggi come segretario generale – di lavorare concretamente ed in positivo per il futuro della nostra nazione e del nostro mondo umano, ma anche rimanendo nella fedeltà a dei principi e a degli ideali che per me non sono negoziabili nel fare politica. Grazie quindi per i consigli che vorrete darmi, e che saranno sempre ben letti e meditati.
