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Romagnoli: dalla Camera all’anticamera

Deve essere stato traumatico per il cittadino Romagnoli traslocare dalla Camera (dei Deputati) all’anticamera dell’anonimato. Sarà per questa ragione che in una recente intervista (www.politicamentecorretto.com/archivio , 12.07), l’ex onorevole ne spara proprio di grosse, al punto di dimenticare di citare una delle sue attuali cariche “politiche”. In un comunicato NIP (16.07) leggiamo infatti che Romagnoli sarebbe il «consigliere per gli italiani all’estero del Presidente del Consiglio Berlusconi». È una nomina di cui non è stata data notizia dalle agenzie. Un vero peccato averla appresa da un breve comunicato della Camera di Commercio Italo-Ungherese.
Fatti i rallegramenti, ritorniamo alle dichiarazioni del cittadino Romagnoli, il quale ancora un volta mi tira per il bavero, quando afferma che sono «una persona che spesso non dimostra equilibrio nell’informazione». E ancora una volta il cittadino Romagnoli resta sul generico. Sono anni che sostiene questa teoria. Forse sarebbe giunto il momento di dimostrare la sua tesi. Ma mi sembra un’impresa difficile oggi che non ha più a disposizione una «penna».
Ovviamente parla anche di Comites Grecia affermando che il Presidente è un «incompetente». Ma non è stato lui, con i suoi cinque consiglieri azzurri, a votarlo? Consiglieri che oggi non sembrano di non godere più della sua fiducia, quando sostiene che «per Azzurri nel Mondo, basterebbe sostituire l’80% degli elementi per formare una grande squadra efficiente». Chissà che cosa ne pensano i «suoi» consiglieri, i quali per tre anni hanno tentato in tutti i modi di far funzionare un Comites che ha sempre sofferto del conflitto tra lo stesso Romagnoli ed il Presidente. E chissà che cosa ne pensano i genitori italiani di quei ragazzi che frequentano la scuola italiana di Atene, sapendo che lui, il cittadino Romagnoli, residente ad Atene ed ex rappresentante delle comunità italiane all’estero, vuole assicurare ai suoi figli «una cultura italiana al 100%», mandandoli a scuola a Roma. Forse che il cittadino Romagnoli, reputa la cultura italiana che si insegna nella scuole italiane all’estero non sia “genuina” al cento per cento?

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