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Danieli: “Il nostro obiettivo è quello di rafforzare i servizi consolari. Il Governo pensa solo a fare tagli”

“Non posso che essere assolutamente solidale e concorde con le iniziative che a Berna, negli altri consolati della Svizzera, a Madrid e in altre realtà, si stanno promuovendo per contrastare la decisione del governo Berlusconi di tagliare, in forma drastica e ingiustificabile, importanti capitoli di bilancio che riguardano i nostri connazionali all’estero”. E’ quanto afferma l’ex vice ministro degli Affari Esteri con delega per gli Italiani del mondo e dirigente della Circoscrizione Estero del PD, Franco Danieli.
“Noi abbiamo avviato una fase di ricognizione e di riorganizzazione funzionale delle strutture diplomatico-consolari che avevano come obiettivo quello di modernizzare strumenti e modalità operative – spiega Danieli -. Abbiamo avviato la fase di modernizzazione affinché realtà che erano state insediate addirittura prima della caduta del muro di Berlino, potessero essere sottoposte ad una verifica e ad interventi fisiologici e irrimandabili. Quando qualcuno afferma che le scelte del governo Berlusconi su questi temi rappresentano la continuità rispetto a quanto progettato e realizzato dal governo del centro-sinistra, dice una cosa destituita di fondamento. In realtà si tratta dell’esatto contrario. Il nostro obiettivo, attraverso l’intervento per eliminare gli sprechi, per ottimizzare le risorse finanziarie e professionali, per informatizzare e mettere in rete le strutture, era finalizzato alla trasparenza, alla modernizzazione e alla crescita quantitativa e qualitativa dei servizi consolari. Quanto sta attuando il governo Berlusconi va nella direzione esattamente contraria, quella di drastici tagli, che per il solo 2008 sono di circa 104 milioni di euro, con un conseguente deperimento del numero e della qualità dei servizi per i nostri connazionali residenti all’estero. Credo che siano non solo legittime ma positive e urgenti, le iniziative che da più parti, in sede parlamentare, in sede Cgie e Comites e tra le nostre collettività stanno sempre più crescendo e che a mio avviso – conclude Danieli – dovrebbero trovare momenti di riflessione e di iniziativa comune poiché stiamo parlando di problemi che riguardano tutti”.

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