L’8 LUGLIO A ROMA

di Peppe Sini

Proposta di una campagna nonvioleta

Condividiamo pienamente questo testo dell’amico Peppe Sini.

L’8 luglio in piazza Navona a Roma si manifestera’ contro le scellerate ed incostituzionali “leggi-canaglia” che il governo italiano in carica sta cercando di imporre al nostro paese.

E’ una iniziativa importante a cui anche il nostro foglio invita a partecipare.

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E’ ovvio che ci sono differenze profonde tra quanti li’ converranno, e ad esempio noi vorremmo che la Costituzione venisse difesa e attuata sempre e non solo quando ci si trova all’opposizione; noi vorremmo che la guerra venisse ripudiata sempre e non solo quando ci si trova all’opposizione; noi vorremmo che il razzismo venisse contrastato sempre e non solo quando ci si trova all’opposizione; noi vorremmo che la legalita’ e la democrazia, i diritti umani e le norme e le procedure che li inverano e garantiscono, venissero difesi ed applicati sempre e non solo quando ci si trova all’opposizione.

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E’ noto che noi pensiamo che il razzismo e la guerra e l’illegalita’ hanno vinto anche sul piano elettorale perche’ avevano gia’ vinto sul piano della cultura, del costume, dell’ideologia dominante, della “costituzione materiale” della societa’ – e la nostra lotta non era valsa a riparo. La legge palesemente razzista che ha riaperto in Italia i campi di concentramento reca i nomi di Livia Turco e Giorgio Napolitano. Il sindaco che mesi fa ha proclamato e promosso azioni da pogrom nella capitale si chiamava Walter Veltroni. Negli ultimi dieci anni a precipitare e mantenere l’Italia in guerre terroriste e stragiste ci hanno pensato i governi D’Alema, Berlusconi, Prodi e ancora Berlusconi. Tra i partiti politici che negli ultimi anni hanno votato per la violazione della Costituzione, per la guerra e per le stragi, per il riarmo e la politica terrorista e razzista, imperialista e assassina, ci sono anche tutti – tutti – i partiti della cosiddetta “Sinistra arcobaleno” alla pari dei partiti (e degli antipartiti) esplicitamente razzisti, neofascisti, mafiosi e di quelli fin esibitamente collusi.

Tra quanti hanno gia’ aderito alla manifestazione dell’8 luglio vi sono anche persone che da parlamentari (e ministri) non hanno esitato ad approvare provvedimenti palesemente criminali ed esplicitamente incostituzionali quando i loro partiti erano al governo. Noi non dimentichiamo.

Ma oggi occorre contrastare provvedimenti governativi cosi’ criminali, cosi’ folli, che tutte le persone che contro quei provvedimenti vogliono impegnarsi e’ bene che lo facciano.

Senza fingere di essere tutti uguali, poiche’ non lo siamo: a ciascuno le sue responsabilita’.

Ma ogni persona che vorra’ contrastare il golpe in corso e difendere almeno oggi almeno quel che resta della democrazia, della legalita’, della civilta’, dell’umanita’, ebbene si impegni, poiche’ questo impegno e’ necessario, e’ urgente. Ed e’ un impegno benedetto.

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E’ ovvio ed e’ noto che noi pensiamo che per difendere la democrazia, la legalita’, la civile convivenza, la dignita’ umana, oggi occorrono alcuni impegni precisi: contrastare il femminicidio, e far cessare per sempre la violenza maschile, le strutture del patriarcato; contrastare l’ecocidio, e attuare una politica e un’etica della responsabilita’ che si prenda cura con filiale pieta’ di tutto il mondo vivente; contrastare l’apartheid: vi e’ una sola umanita’, e il mondo e’ ormai compiutamente interconnesso: ogni ideologia e ogni prassi dell’esclusione e della discriminazione e’, oltre che assolutamente iniqua, definitivamente obsoleta e suicida; contrastare le sfruttamento onnicida, e costruire una societa’ di persone libere ed eguali in diritti, naturaliter responsabili e solidali, fondando le relazioni, la produzione e la riproduzione sociale sull’antico leale principio “da ciascuno secondo le sue capacita’, a ciascuno secondo i suoi bisogni”; contrastare la guerra, ed abolire anche i suoi strumenti, i suoi apparati, le sue logiche, i suoi assetti ideologici e pratici.

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E’ banale aggiungere che noi crediamo che solo la scelta della nonviolenza puo’ fondare una politica adeguata alla drammatica situazione attuale. Poiche’ solo la scelta della nonviolenza puo’ inverare la promessa di dignita’, di giustizia e liberta’, di solidarieta’ e responsabilita’ che e’ scritta nella Costituzione della Repubblica Italiana.

E solo la scelta della nonviolenza puo’ inverare il patto che apre la Carta delle Nazioni Unite: “Noi, popoli delle nazioni unite, decisi a salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all’umanita’, a riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignita’ e nel valore della persona umana, nella eguaglianza dei diritti degli uomini e delle donne e delle nazioni grandi e piccole, a creare le condizioni in cui la giustizia ed il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati e dalle altri fonti del diritto internazionale possano essere mantenuti, a promuovere il progresso sociale ed un piu’ elevato tenore di vita in una piu’ ampia liberta’, e per tali fini a praticare la tolleranza ed a vivere in pace l’uno con l’altro in rapporti di buon vicinato, ad unire le nostre forze per mantenere la pace e la sicurezza internazionale, ad assicurare, mediante l’accettazione di principi e l’istituzione di sistemi, che la forza delle armi non sara’ usata, salvo che nell’interesse comune, ad impiegare strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli, abbiamo risoluto di unire i nostri sforzi per il raggiungimento di tali fini”.

E solo la scelta della nonviolenza puo’ inverare l’impegno sancito nella Dichiarazione universale dei diritti umani.

Solo la scelta della nonviolenza.

Poiche’ solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanita’.

PROPOSTE. WE SHALL OVERCOME. CONTRO IL RAZZISMO E I POTERI CRIMINALI UNA CAMPAGNA NONVIOLENTA CON UN ADEGUATO PROGRAMMA COSTRUTTIVO

Possiamo vincere.

Possiamo imporre che non venga introdotto il farneticante “reato di immigrazione clandestina”.

Possiamo imporre l’applicazione della norma costituzionale del diritto d’asilo.

Possiamo imporre l’abolizione dei campi di concentramento.

Possiamo imporre che non venga introdotta la schedatura etnica (finanche dei bambini).

Possiamo imporre la cessazione delle persecuzioni.

Possiamo imporre la lotta alla schiavitu’.

Possiamo imporre la fine dell’apartheid in Europa.

Possiamo vincere.

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Ma per riuscirvi non basteranno le azioni simboliche.

Non basteranno le manifestazioni – pur benedette – una volta ogni tanto.

Non basteranno gli appelli – pur benedetti – che e’ cosi’ facile firmare.

Non basteranno neppure le mille e mille diffuse e fin capillari iniziative di solidarieta’ concreta che pure costituiscono un dovere morale e civile e una pratica forte di riconoscimento di umanita’, e voglia il cielo che crescano ogni giorno di piu’.

Occorre qualcosa di piu’.

Occorre una campagna nonviolenta.

E per essere una campagna nonviolenta occorre che essa abbia un programma costruttivo.

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Non basterebbe infatti ottenere che siano rigettate le proposte legislative ed amministrative palesemente piu’ folli e criminali. Cosa che comunque dobbiamo e possiamo ottenere.

Non basterebbe neppure ottenere la caduta del governo – caduta che peraltro prima avverra’ e meglio sara’ per tutti.

Non basterebbe.

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Occorre anche una politica antirazzista che ottenga risultati pratici subito.

Occorre anche una politica antirazzista che incida nella pratica istituzionale ed amministrativa. Che incida nelle strutture e nella cultura. Che incida negli assetti materiali e ideologici della societa’.

Per questo occorre un programma costruttivo, di una campagna nonviolenta.

Per questo occorre una campagna nonviolenta, con un programma costruttivo.

Campagna nonviolenta e programma costruttivo sono una cosa sola.

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In questo programma costruttivo dovrebbero esserci anche alcune proposte minime praticabili a livello locale e su cui mobilitare subito le istituzioni locali e gli operatori pubblici: non piu’ solo il volontariato ma il dispiegarsi dei diritti cosi’ come riconosciuti dall’ordinamento giuridico e resi vigenti, cogenti in forza di buone pratiche amministrative, di deliberazioni pubbliche ad ogni livello decisionale.

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E nel notiziario di domani espliciteremo alcune proposte specifiche e concretamente realizzabili ovunque, su alcune delle quali molti di noi – e ad esempio chi scrive queste righe – lavorano da decine d’anni. Il razzismo e i poteri criminali vano fronteggiati e sconfitti. Il razzismo e i poteri criminali possono essere sconfitti. Ma per sconfiggerli occorre la scelta della nonviolenza. Occorre una campagna nonviolenta, un programma costruttivo. Occorre un programma costruttivo, una campagna nonviolenta.(ildialogo.org)

Tratto da
Notizie minime de
La nonviolenza è in cammino

proposto dal Centro di ricerca per la pace di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza

Direttore responsabile: Peppe Sini.
Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

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