“Perché non far dialogare le piazze, quella di autunno proposta dal Pd e quelle del 7 e dell'8 proposte la prima dall'Arci e la seconda da tre amici impegnati come Colombo, Pardi e D'Arcais ? Non sono né contrapposte né così distanti. L'ultimo affondo del governo non dovrebbe invitarci a fare un salto anche nella modalità dei rapporti?”. E' l'invito lanciato dal sen. Vincenzo Vita con un editoriale su Aprileonline nel quale sottolinea come “le leggi ad personam sono atti osceni. Un decreto legge sulle intercettazioni è direttamente pornografia”.
” Quello che sta avvenendo – continua Vita – con le impronte digitali per i bambini rom e la scelta, incredibile, di una decretazione di urgenza sulle intercettazioni fa correre tanti brividi lungo la schiena. Forse non sarà ancora regime, ma se non lo diventerà dipenderà anche da noi. Già, per fortuna numerosi hanno alzato la voce della protesta, a cominciare dal sindacato dei giornalisti, cui va la massima solidarietà. Tuttavia non basta la protesta tramite agenzie stampa, che naturalmente ci vuole. È indispensabile la mobilitazione di massa. Unitaria, se possibile. L'opposizione è un dovere politico e morale e riguarda tutti coloro che hanno a cuore l'edificio democratico. L'opposizione è fondamentale per il bene del paese e non ha copyright. Serve qualcosa che assomigli al clima di mobilitazione di quel biennio 2002 / 2003, in cui si saldarono la battaglia per il lavoro, per la pace, per i diritti e la legalità. Perchè non farla tutti insieme?”.