Site icon archivio di politicamentecorretto.com

Il Coordinamento dei Presidenti dei COM.IT.ES. della Svizzera

COORDINAMENTO COMITES:

Il Coordinamento dei Presidenti dei COM.IT.ES. della Svizzera, si è riunito con procedura d’urgenza
a Berna il 29 giugno 2008, per una discussione approfondita in merito alla decisione assunta dal
MAE in materia di ristrutturazione della rete consolare che tocca da vicino la realtà Svizzera e nel
caso specifico Berna.
Innanzi tutto, il Coordinamento dei Presidenti dei COM.IT.ES. esprime la sua ferma protesta sul
metodo adottato dal Governo per procedere a questa ennesima fase di ristrutturazione, avviata
senza alcuna consultazione e senza aver discusso e stabilito dei criteri generali che possano
inserire tali provvedimenti in un contesto di riforma più ampio ed articolato, in grado di soddisfare
in futuro i bisogni delle comunità italiane all’estero e le funzioni di rappresentanza politica,
economica, culturale ed amministrativa dello Stato Italiano nei confronti degli altri Stati.
In questa fase, come per il passato, l’unico elemento che ci pare si voglia cogliere è quello del
risparmio. Dubitiamo seriamente che vi siano dei reali risparmi e – anche se così fosse – si
tratterebbe di ben poca cosa per sanare l’enorme debito dello Stato a scapito del servizio.
Si perde così un’ulteriore occasione per procedere ad una seria ed approfondita discussione che
possa permettere di arrivare ad una effettiva e condivisa proposta di ristrutturazione della rete
consolare italiana all’estero, efficace e funzionale ai compiti di uno Stato sempre più proiettato sul
palcoscenico internazionale.
Il Coordinamento dei Presidenti dei COM.IT.ES. della Svizzera, su questo terreno aveva già
illustrato all’Ambasciata italiana, una proposta da perfezionare con una commissione ad hoc
riguardante la ristrutturazione della rete consolare in Svizzera, i cui punti salienti erano:
• la soddisfazione dei bisogni dei cittadini e dei bisogni legati all’espletamento di funzioni
istituzionali. Funzioni necessarie a promuovere il sistema Italia in tutti i suoi aspetti.
• l’attuale rete all’estero non risponde a tali esigenze, registrando un pò ovunque
inefficienze e disservizi cronici.
Probabilmente, delle diffuse agenzie territoriali sarebbero in grado di offrire e soddisfare la
domanda dei servizi richiesti, con un forte risparmio di risorse umane a livello di personale
diplomatico che potrebbe essere utilizzato in aree più sensibili dal punto di vista politico ed
economico, ove è richiesta la promozione del Sistema Italia ed è fortissima la concorrenza degli
altri Stati. Ciò tuttavia implica un chiaro piano prestabilito e concordato con le rappresentanze
istituzionali COM.IT.ES e C.G.I.E.
Attualmente, si procede invece a tagli indiscriminati, senza alcuna riflessione e concretizzazione
del reale risparmio, che causeranno un indiscusso disagio sia per l'attuale Consolato di Berna, sia
per l'Ambasciata, che si vedrebbe costretta ad assumersi un carico non previsto nell'attuale
assetto.
Inoltre, l’ulteriore proposta avanzata è che le risorse acquisite con il pagamento dei servizi richiesti
(tasse e bolli vari) non vengano versati all’erario, ma utilizzati per il potenziamento delle strutture
e l’assunzione di personale locale dopo opportuna formazione finalizzata allo scopo. Valorizzando
in tal modo e responsabilizzando le comunità all’estero che sono le dirette interessate
all'espletamento del servizio.
Pertanto, il Coordinamento dei Presidenti dei COM.IT.ES., esprime la propria solidarietà e il
proprio sostegno alle iniziative proposte dalla collettività di Berna e Bienne e dei loro
rappresentanti e chiede:
– la moratoria delle attuali decisioni; la presentazione di una mozione da parte dei
parlamentari su tale ristrutturazione;
– la convocazione di una riunione formale con i rappresentanti istituzionali delle comunità
italiane all’estero per discutere con essi criteri, tempi e proposte adeguate che, fermo
restando l’obiettivo del risparmio, possano garantire anche per il futuro la presenza
all’estero di strutture efficaci ed efficienti, in grado di soddisfare i bisogni delle Comunità
italiane all’estero e le funzioni di rappresentanza politico istituzionale dello Stato;
– l’analisi e uno studio da parte del C.G.I.E. dell’insieme delle strutture consolari nella
circoscrizione Europa per accertare che – ove necessario – la ristrutturazione nella “vecchia
Europa” avvenga proporzionalmente e uniformemente ovunque.
Berna, 29 giugno 2008
Per ulteriori informazioni:
Avv. Giuliano Racioppi
Coordinatore del Comitato dei Presidenti COM.IT.ES. Svizzera
giuliano.racioppi@unifr.ch
+41 79 207 57 57

Informazione equidistante ed imparziale, che offre voce a tutte le fonti di informazione

Exit mobile version