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L’Italia non è un paese per donne non restiamo in silenzio

di Magda Terrevoli

• Tagliati i 20 milioni di euro faticosamente recuperati nella scorsa legislatura per il Fondo alle donne vittime di violenza • Adottate le misure per la detassazione degli straordinari, negative ed inutili per le donne di fatto escluse da questo beneficio, in quanto fanno pochi straordinari o non sono proprio in condizioni di farlo (madri di famiglia ecc.) • Ultimo atto, ma temo solo in ordine di tempo il Decreto Legge n. 112 del 25 giugno 2008 – che abolisce l’obbligo, per i lavoratori, di utilizzare la nuova procedura telematica per le dimissioni volontarie. A partire dal 25 giugno, quindi, per presentare le dimissioni volontarie, non sarà più necessario adempiere alla procedura informatica e sapete cosa significa per le donne?
Partiamo dal 17 ottobre 2007, quando con l’approvazione della legge 188 si cercò di arginare un abuso di potere compiuto spesso nei confronti di giovani lavoratrici e lavoratori al momento dell’assunzione, quando illegittimamente viene loro richiesto di firmare lettere di dimissioni in bianco. La data sarà apposta successivamente quando quella ragazza sarà incinta , o quel ragazzo avrà avuto un infortunio o una lunga malattia . Questa pratica è diffusa e lo dimostrano i dati delle Acli , dell’ Isfol e quelli forniti dagli uffici vertenze dei sindacati, dai quali emerge anche che le più colpite sono le donne in gravidanza.

Le Ministre Prestigiacomo e Turco, nelle rispettive legislature, hanno provato ad arginare il fenomeno con norme che si proponevano di accertare la veridicità delle dimissioni volontarie avvenute per gravidanza o matrimonio. Hanno compiuto generosi tentativi per evitare l’abuso di potere ma, erano per l’appunto tentativi La legge ottobre 2007, al contrario, ha una funzione preventiva: le dimissioni vanno su moduli numerati progressivamente che, avendo una scadenza, non possono essere compilati prima del loro utilizzo. Una legge semplice ed efficace, priva di costi ed ha una funzione preventiva!

Una legge nata con il consenso e l’ apprezzamento di tutte le parlamentari e premiata con il voto favorevole, a luglio alla Camera ed ottobre al Senato quando è stata approvata

Confindustra non era d’accordo e con le stesse motivazioni Sacconi ed il suo Governo con lo strumento del Decreto Legge n. 112 hanno abrogato la legge 17 ottobre 2007, n. 188

*Presidente Commissione regionale pari Opportunità Regione Puglia .

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