Intervista all'On. Luciano Ciocchetti Unione di Centro
La Costituente che vi state accingendo a porre in essere, tenete a definirla “popolare”, che significa che i termini Democrazia, centro e popolo fanno presa sulla gente?
“Il problema non è quello di fare presa sulla gente attraverso la ricerca di termini particolari o, peggio ancora, di slogan. Non è una questione di forme ma di contenuti. Quando parliamo di democrazia, di centro e di popolo è perché crediamo che nell’attuale sistema politico manchi veramente una forza politica di stampo popolare, cattolico e moderato. Prova ne e' che sia nel Pdl che nel PD l'area cattolica e l'area liberale vivono una situazione di sostanziale evidente emarginazione''.
Il Presidente Casini tende con la Costituente a polarizzare presso di sé, intercettandole, le insoddisfazioni e le novità, ma se si pone in questi termini non crede sia come dire: siamo la meno peggio?
“Il progetto di Casini è quello di aprire una stagione in cui tutte le culture in qualche modo riconducibili al centro, oggi schiacciate da questo finto bipolarismo , si ritrovino insieme. La Costituente vuole essere una novità e non una mera confluenza di partiti, per salvaguardare la democrazia parlamentare.”
Tenete a sottolineare che il dialogo con Berlusconi non è affatto una prerogativa esclusiva del PartitoDemocratico, avete paura del PdL e del PD che possano, di fatto, monopolizzare la politica con taciti
accordi?
''Molti osservatori pensano che le ultime elezioni abbiano sancito che in Italia ci siano solo due grandi contenitori. In realtà il Pdl ed il Pd, che si sono presentati agli elettori come perni di un nuovo
bipartitismo, sono soltanto dei cartelli elettorali senza alcuna precisa identita' e senza una vera coesione interna. Il nostro progetto è quello di creare un'opportunita' per coloro che rifiutano l'attuale bipolarismo che di fatto ingessa la politica italiana e che non da rappresentanza a chi non rientra in questi schemi forzati. I monopoli in politica creano solo danni.”
Dalla disgregazione della DC ad oggi, l´area di centro da voi occupata non ha vissuto mai momenti di serenità: CCD, CDU, UDC, Rosa Bianca, Unione di Centro ma tutte le formazioni uguali a sé stesse con la
variante dei leaders, non è che il male oscuro sia la bramosia di emergere di ciascuno retaggio della vecchia nomenclatura cristiano-democratica?
“Iniziamo con il dire che l’Udc ha resistito allo tsunami delle ultime elezioni politiche e, visto che qualcuno avrebbe voluto cancellarci, non mi sembra sia poco. Per quanto ci riguarda, il nostro percorso e
quello di Pier Ferdinando Casini, fin dalla fine della democrazia cristiana, è stato sempre chiaro e lineare. Qualcuno ha poi preso, legittimamente, strade e posizioni diverse. Adesso è forse arrivato
il momento di lanciare una nuova sfida, quella della Costituente di Centro che non deve essere un modo per integrare o sostituire a tavolino pezzi di classe dirigente ma quello per aprire una nuova stagione”
Sicurezza, qualità della vita, casa, aiuti alle famiglie in difficoltà, sono i vostri obiettivi principali, la gente vi
rimprovera di non aver realizzato queste cose quando potevate essendo al potere.
“Non credo che la gente ci possa rimproverare alcunché per il semplice fatto che come Udc abbiamo sempre dato il nostro contributo su tematiche per noi fondamentali: casa, famiglia, scuola e problemi etici ci hanno visto sempre in prima fila. Il problema è che i nostri ex alleati non sempre ci hanno seguito, non sempre hanno avuto il nostro stesso coraggio di affrontare questioni anche scomode. Anzi, noi ci siamo esposti, altri no. Se su questi temi qualcosa di buono è stato fatto è soprattutto grazie alla nostra classe dirigente che non si è
tirata mai indietro.”
La vostra capacità di essere presenti e di dialogare con il territorio sembra, con gli anni essere scemata. Molti militanti storici, stanno abbandonando l´Udc delusi ed irritati, non è che la gente ha avvertito la vostra impotenza, la mancanza di potere per cui si è rivolta al PdL?
“E’ vero che qualcuno ha lasciato, ma questo non ha mai determinato un’erosione di voti. L’Udc non trattiene nessuno e se qualcuno vuole intraprendere strade diverse è libero di farlo. D’altronde se veramente
ci interessava il potere avremmo fatto scelte diverse, più facili e convenienti. Adesso ci aspetta una strada tutta in salita, la Costituente di Centro è un progetto che sta muovendo i suoi primi passi ma che a breve, sono sicuro, rappresenterà la vera novità della politica italiana con cui tutti si dovranno confrontare.”