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Separazione rete: gestori concorrenti insoddisfatti da impegni Telecom

I principali concorrenti di Telecom Italia, in vista del confronto avviato dall'Agcom sui temi della concorrenza nel settore della telefonia fissa e sulle reti di accesso attuali e future, ritengono necessario esprimere unanimemente “preoccupazione e richiedere garanzie sullo sviluppo di un assetto di mercato realmente concorrenziale. E' indispensabile assicurare, come priorita' numero uno, la garanzia di condizioni eque e non discriminatorie nell'accesso a tutti i servizi 'all'ingrosso' di Telecom Italia” la quale, al momento, ha presentato impegni “inadeguati”. Lo scrivono, in una nota, gli ad di Vodafone Italia, Wind, Fastweb, Tiscali Italia, BT Italia, Tele2 e di Colt Italia.

A loro giudizio, vanno sostenute, tecnicamente ed economicamente, le forme di investimento volte a rafforzare la competizione tra operatori infrastrutturati e va tempestivamente implementata la separazione funzionale dei servizi e degli elementi della rete, attuale e futura, dell'incumbent anche per salvaguardare gli ingenti investimenti realizzati dagli OLO negli ultimi anni proprio nella rete di accesso. In ogni caso, indipendentemente dalla natura degli impegni presentati, non e' accettabile la rimozione di vincoli regolamentari esistenti prima della modifica delle condizioni di dominanza sul mercato nazionale che li hanno resi necessari.

Gli impegni annunciati da Telecom Italia il 19 giugno, “non appaiono, sulla base di quanto ad oggi noto, una risposta adeguata: nulla aggiungono rispetto a quanto gia' previsto dall'attuale quadro regolatorio e quindi confermano solo il mancato rispetto da parte di Telecom Italia della attuale normativa”. Pertanto “gli operatori alternativi – nell'ambito del rispetto delle procedure previste per la gestione di simili procedimenti- si riservano di discutere nel dettaglio in Autorita' gli impegni presentati da Telecom Italia e di proporre le necessarie modifiche per creare un reale mercato concorrenziale”.

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