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Aborto all’estero oltre le 12 settimane. Se e’ reato consigliarlo, sono colpevole anche io

Esprimo la mia solidarieta' alla ginecologa Mirella Parachini che, grazie al quotidiano “Il Tempo”, e' stata sbattuta in prima pagina nell'ambito dell'inchiesta sugli aborti clandestini in una clinica di Napoli dove i medici sono stati anche arrestati. Secondo il quotidiano romano, la Parachini sarebbe stata intercettata mentre consigliava dove andare ad abortire in Spagna perche' si sarebbe trattato di un intervento oltre le 12 settimane di gravidanza (illegale in Italia ma non in Spagna). L'affiancamento di una donna cosi' impegnata in materia (la Parachini e' dirigente dei Radicali) all'episodio della clinica napoletana e' sintomatico di una situazione dove “fare di tutta un erba un fascio” e' prassi, perche' e' piu' importante scandalizzare e “sensazionalizzare” piu' che capire e poi informare. Infatti non si capisce di quale reato possa essere accusata la Parachini, visto che ha dato informazioni su come fare legalmente un intervento in un Paese comunitario in cui e' per
l'appunto legale. Ci si dimentica anche che l'abbattimento delle frontiere, anche per la Sanita', non e' un estremismo di qualche fanatico federalista europeo, ma quotidianita' all'ordine del giorno dei programmi base dell'Ue.
Comunque, se la Parachini verra' in qualche modo incriminata, gia' da ora faccio sapere che mi autodenuncero' anche io per il medesimo reato, perche' sono anni, anche quando non ero parlamentare, che ho sempre indirizzato donne che mi chiedevano di abortire ed erano oltre la 12 settimana, presso la Leigham Clinic di Londra, dove parlano anche italiano e sono abituati ad avere a che fare con donne italiane da diversi decenni, fin da quando l'aborto in Italia era illegale in qualunque modo. In Gran Bretagna, come di recente confermato anche da un voto parlamentare contro chi voleva abbassare la soglia del periodo, e' legale abortire fino alla 24 settimana.

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